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Salmo a Fedez: “Mi stai sul ca..o e sei solo un politico”. Dura la risposta al rapper milanese dopo gli attacchi subiti a causa del concerto organizzato ad Olbia

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Salmo a Fedez: "Mi stai sul ca..o e sei solo un politico". Dura la risposta al rapper milanese dopo gli attacchi subiti a causa del concerto organizzato ad Olbia

Il concerto benefico organizzato alla chetichella da Salmo ad Olbia ha scatenato molte polemiche visto che gli assembramenti creati senza regole e green pass possono essere in futuro causa di focolai data la situazione imperante della variante Delta.

 

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Tra le “voci” più imponenti del jet set che si sono scagliate contro il rapper c’è stata quella di Fedez che non ha di certo gradito la mossa del collega reo, a suo dire, di approfittare della condizione “popolare” per aggirare le regole a scopo personale:

“Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali. Questo non aiuta nessuno. Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti (quando va bene)”.

A questo duro attacco, Salmo non ha perso un attimo per rispondere e respingere le accuse del marito della Ferragni attraverso Instagram dove ha ammesso, senza peli sulla lingua, di non averlo affatto in simpatia e di reputarlo esclusivamente un politico:

“Fedez, non ho aderito alle tue iniziative seppur giuste perché mi stai sul ca…! E io questa cosa non te l’ho mai nascosta. Però penso tu sia un ottimo politico. Se bravissimo come politico ed è quello che devi fare. Te lo auguro. Ecco perché ti ho chiesto un consiglio su come organizzare la raccolta fondi per aiutare la Sardegna. Perché il quello tu sei bravissimo. Però, sono sincero, non volevo avere a che fare niente con te. Questa è la verità. Buone vacanze e fai come se fossi a casa mia”.

 

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Salmo, dal suo canto, non nega di avere fatto una cavolata organizzando il concerto, ma ammette di averlo fatto sotto falso nome, cercando così di esulare da ogni responsabilità l’amministrazione comunale:

“Sulla locandina c’era scritto Dj Triplo non Salmo”, gli organizzatori e quelli del comune non avevano idea di chi fosse Dj Triplo, non sapevano di trovarsi davanti 3-4 mila persone”.

Ma pur volendogli concedere il beneficio del dubbio, prima di organizzare un concerto, vogliamo davvero credere che chi ha in mano la gestione degli eventi non si fosse informato bene visto il periodo che stiamo attraversando dove anche per andare in un bar o in un ristorante ( e quindi dove c’è meno affluenza di gente ndr.), serve il green pass?

Quando la toppa è peggio del buco.

UPDATE

Salmo ne ha avute anche per Alessandra Amoroso.

Crediti Foto: lebonwski/Instagram