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La fine orrenda della 16enne Chiara nelle ammissioni del coetaneo assassino: “Le ho dato coltellate e calci in testa. Era fastidiosa”

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Emergono nuovi particolari nell’agghiacciante delitto di Chiara Gualzetti, la 16enne prima scomparsa e poi trovata uccisa ai piedi dei colli bolognesi.

Il coetaneo che ha tolto la vita a Chiara ha spiegato che ad averlo spinto al terribile gesto sarebbe stata “una voce superiore”, ed in particolare “un uomo alto e di fuoco, come quello di Lucifer”, ha detto citando la serie tv da cui è sembrato ossessionato.

Ma soprattutto, il giovane ha spiegato che dopo aver colpito la ragazza con un coltello preso da casa al collo e al torace, una volta a terra “le ho dato calci in testa”.

Il giovane, al momento detenuto nel carcere minorile Pietro Siciliani di Bologna, ha aggiunto che Chiara “mi infastidiva perché si era invaghita di me”, e l’ha definita “depressa” e “fastidiosa”.

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Crediti Foto: Facebook