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Haiti, chiesti 500mila dollari di riscatto per l’ingegnere italiano rapito

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Haiti, ingegnere rapito

L’uomo, per conto della società romana “Bonifica”, si trovava ad Haiti con l’intento di seguire i lavori di realizzazione riguardanti una nuova strada

500mila dollari di riscatto

L’ingegnere 74enne, rapito martedì sera ad Haiti, è il catanese Giovanni Calì. L’uomo è stato assessore ai Lavori pubblici alla Provincia di Catania (dal 1995 guidata da Nello Musumeci) e poi mobility manager dello stesso Ente. Si trovava nei Caraibi, per conto della società romana “Bonifica”, con l’intento di seguire la realizzazione di una nuova strada.

500mila dollari, a tanto ammonterebbe il riscatto chiesto dai rapitori. Questa richiesta sarebbe molto più alta della media dei riscatti in un Paese, tra i più poveri al mondo, dove negli ultimi anni la piaga dei sequestri, a scopo estorsivo, è aumentata in maniera spaventosa. Solo l’anno scorso ne sono stati registrati ben 243.

Gli autori del sequestro sarebbero da ricondurre ad una nota gang locale chiamata “400 Mawozo“, già nel mirino delle forze dell’ordine e artefice del sequestro, l’11 aprile scorso, di sette religiosi cattolici a Port-au-Prince. Sarebbe in corso una trattativa che potrebbe durare alcune settimane. C’è comunque fiducia che la mediazione vada a buone fine, come si sono risolti tutti positivamente i sequestri di altri europei nella zona.

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Crediti Foto: Shutterstock.com