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Minsk: aereo atterrato per presunto allarme bomba, ma arrestano passeggero dissidente

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Un volo Ryanair partito da Atene e diretto a Vilnius è stato costretto a compiere un atterraggio di emergenza in Bielorussia per un allarme bomba, allarme che, pare, sia stato solo un pretesto di Minsk per poter arrestare uno dei passeggeri, Raman Protasevich, il giornalista 26enne strenuo oppositore del governo di Lukashenko sin da quando era adolescente.

Domani si riuniranno gli ambasciatori della Nato, e anche i politici dell’Unione europea, riuniti oggi e domani a Bruxelles, discuteranno del caso e delle possibili sanzioni imponibili durante la cena che aprirà il congresso straordinario. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha «condannato nel modo più forte possibile l’atterraggio forzato», chiedo la liberazione immediata del giornalista, e ha poi detto che «questo incidente senza precedenti» avrà delle ripercussioni sui rapporti Ue e Bielorussia.

Il Ceo di Ryanair ha parlato di sequestro di stato, e lo stesso Borrell entrando in Consiglio è stato molto duro: «uno scandalo internazionale: le vite di civili europei sono stato messe a rischio e non è accettabile». Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha definito l’accaduto un «atto criminale di terrorismo di Stato». La Commissione europea ha quindi deciso di convocare l’ambasciatore bielorusso.

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