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TOP 10: la classifica dei cantanti italiani popolari più sottovalutati da tv, radio e industria discografica. Vince Alice

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Scopriamo allora la classifica dei cantanti italiani popolari più sottovalutati da tv, radio e industria discografica, stilata dalla Redazione del magazine online OA PLUS, che ha valutato accuratamente carriere, video e discografie di artisti che hanno saputo costantemente coniugare una grande popolarità ad una qualità ineguagliabile, come non accade più da decenni. Ecco la TOP 10!

#10 EUGENIO FINARDI

Eugenio Finardi muove i primi passi nel rock, quello vero, a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni 70, diventando un punto di riferimento del movimento giovanile. I suoi primi album “Sugo” (1976) e “Diesel” (1977) sono dei cult indispensabili per le creazione del rock italiano. Ormai da decenni dal rock crudo è passato a sperimentazioni raffinate nel mondo del fado, del blues e nel 2008 nella musica del russo Vysotzky con l’album “Il cantante al microfono” insieme a Carlo Boccadoro e all’ensemble Sentieri Selvaggi, il disco vince la Targa Tenco come miglior disco di interprete dell’anno. A Sanremo 2012 ha presentato “E tu lo chiami Dio”, ma da allora le apparizioni radio-televisive sono state davvero rare.

#9 AMEDEO MINGHI

Un cantautore elegante che negli anni ha saputo conciliare la classe con il successo popolare grazie a capolavori come “Vattene amore“, “Decenni“, “Cantare è d’amore”, Amedeo Minghi è uno dei nomi di punta della musica italiana degli anni ’90, ma dopo alcuni Festival di Sanremo poco fortunati neppure la critica sembra riconoscergli talento e bravura nonostante abbia dimostrato con il nuovissimo singolo “Navi o Marinai” di essere ancora il grande cantautore e maestro di un tempo. La popolarità di “Vattene amore” ha giocato brutti scherzi prevaricando troppo spesso sullo stesso cantante (e anche sulla collega Mietta).

#8 FABIO CONCATO

Fabio Concato ha scritto brani che sono entrati nella storia della musica italiana come “Fiore di maggio“, “E ti ricordo ancora“, “Guido piano“, “Rosalina“, “Sexy tango“. Dopo qualche apprezzata divagazione nel jazz e un album di cover, durante la pandemia ha riproposto la sua originale firma nell’emozionante “L’umarell”. E’ tornato in tv come ospite del programma “Canzone segreta“.

#7 BRUNO LAUZI

Viene ricordato quasi esclusivamente come autore di “Almeno tu nell’universo” ma Bruno Lauzi di capolavori ne ha scritti parecchi anche per se stesso. Radio, tv e anche gli stessi critici sembrano essersi dimenticati del grande uomo e dell’immenso artista, sensibile e poetico che è stato. Fortunatamente i suoi capolavori resteranno per sempre.

#6 MARINA REI

Messe da parte le atmosfere pop di “Primavera” e delle hit degli esordi, Marina Rei si dedica ormai da tempo ad una dimensione alternativa autentica, intima e suggestiva, lontana dai canoni del pop radiofonico, che l’ha vista collaborare con nomi importanti del panorama underground.

#5 NADA

Altra artista fedele a se stessa, Nada, che dopo l’esordio nazionalpopolare con “Ma che freddo fa” e “Il cuore è uno zingaro” si è dedicata alla canzone d’autore di Piero Ciampi, per poi affrontare successivamente un percorso autobiografico che l’ha resa una cantautrice dai tratti originalissimi. Pochissime apparizioni tv e un ritrovato successo grazie alla serie “The Young Pope” di Sorrentino.

#4 MIETTA

Una voce unica, inconfondibile che Mietta ha sfoggiato in tv interpretando cover di giganti come Mina o Stevie Wonder, o partecipando ai programmi Tale & Quale Show e Il cantante mascherato, dove è arrivata seconda travestita da farfalla. Tutti le hanno riconosciuto l’immensa dote canora, ma aldilà di quelle performance televisive la sua carriera discografica fatica, a causa di un’inadeguata visibilità, a ritrovare i numeri del passato. Eppure ha tentato e continua a tentare strade diverse, dal tormentone estivo all’urban-pop, dal latin jazz al blues, dal tango al trip hop.

#3 MANGO

La voce maschile più bella di tutti i tempi è senza dubbio la sua, quella di Mango, che nonostante i successi durante tutto l’arco della sua carriera, attualmente non viene mai ricordato abbastanza e le sue canzoni ricche di atmosfera e pathos non vengono celebrate come meritano.

#2 GIUNI RUSSO

Altra vocalità unica e irraggiungibile, quella di Giuni Russo, ricordata raramente se non per le sue hit estive e quasi mai per la sua ricerca musicale e spirituale che l’ha portata a scrivere brani incantevoli e di spessore. Ad onor di cronaca grazie a Tiziano Ferro e alla sua versione (seppur discutibile) di “Morirò d’amore” qualche piccolo ricordo in tv c’è stato, merito anche dell’amica Mara Venier, ma non è mai abbastanza per un’artista di tale valore.

#1 ALICE

Al primo posto una delle muse di Franco Battiato, Alice, che nonostante abbia alle spalle una vittoria a Sanremo un successo all’Eurovision Song Contest in coppia proprio con Battiato è parecchio lontana dai riflettori. L’abbiamo vista sul palco di Sanremo 2018 duettare con Ron nell’inedito dell’amico Lucio Dalla “Almeno pensami“, dopo essere stata vergognosamente bocciata da Fabio Fazio la sua candidatura a Sanremo 2014 con “Veleni”, ennesimo capolavoro scritto per lei da Battiato e incluso nell’album “Weekend”.  Attualmente è impegnata in tour dedicato proprio al maestro siciliano da poco scomparso.

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