Coronavirus, si ai matrimoni ma solo con il “Covid Manager”

La nuova figura dovrà verificare il rispetto del protocollo da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura, evitando assembramenti e controllando il corretto utilizzo della mascherina quando previsto

Covid manager 

Dal 15 giugno ci sarà il “via libera” ai matrimoni. Festeggiamenti e banchetti, però, dovranno sottostare a regole ben precise. Oltre al “green pass” per gli invitati (tampone negativo nelle 48 ore precedenti o certificato di avvenuta guarigione/vaccinazione), il decreto approvato dal governo prevede che gli organizzatori di eventi individuino un “Covid manager” che vigili sul rispetto delle norme vigenti in materia. Una figura professionale che si preannuncia essere non solo fondamentale, ma anche molto richiesta. Quest’ultimo dovrà verificare il rispetto del protocollo da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura, evitando assembramenti e accertando il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione. Dovrà, inoltre, conservare l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni in modo da, nel caso si dovessero verificare delle positività, favorire il tracciamento.

La nuova figura professionale nasce nella catena tedesca AO Hostels, prima a proporre un profilo di questo tipo. “Crediamo sia fondamentale non abbassare mai la guardia quando si tratta di salute e sicurezza” ha spiegato il ceo Oliver Winter.

Banchetto

Il “Covid manager” supervisionerà l’intero banchetto, durante il quale sono previste regole molto rigide:

• distanza minima tra i tavoli di 2 metri
• il buffet con somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto
• i gruppi musicali dovranno distanziarsi dal pubblico di almeno 3 metri, qualora non provvisti di barriere anti-droplet in prossimità del microfono
• i balli in spazi interni potranno essere organizzati solo in “zona bianca”. In tal caso dovrà essere garantita all’interno una superficie pro capite pari a 2 metri quadri, potenziando il ricambio d’aria dei locali.

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Crediti Foto: Shutterstock.com