Attualità
Vienna, accordi sul nucleare verso una nuova intesa
Continuano a Vienna i negoziati per reintrodurre gli Stati Uniti d’America nei patti sul nucleare con l’Iran. Le discussioni proseguono da più di un mese alla presenza dei rappresentanti dell’Iran e dei 4+1 (Francia, Germania, Regno Unito, Russia e Cina), con l’aggiunta dell’Unione europea rappresentata dal vicesegretario generale e direttore per gli Affari politici del servizio esterno Ue, Enrique Mora. Gli Stati Uniti invece continuano i propri negoziati parallelamente, dopo che nel 2018 il presidente Donald Trump aveva scelto di non accettare più gli accordi con l’Iran.
Il capo negoziatore russo, l’ambasciatore Mikhail Ulyanov, fa sapere che si stanno compiendo ‘progressi’ per riportare Iran e Stati Uniti in linea con quanto pattuito nel 2015. Intanto, il vice ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, ha annunciato su Twitter che si è raggiunto un accordo per la revoca di alcune sanzioni ad entità e persone iraniane: “Sono stati notati progressi, anche se diverse questioni rimangono irrisolte” ha twittato.
Ieri le delegazioni dei vari stati hanno fatto ritorno alle rispettive patrie, dandosi appuntamento al 7 maggio, giorno in cui si ritroveranno ancora a Vienna per proseguire i negoziati. “la discussione ha raggiunto una maturità ed è diventata più chiara” afferma il capo negoziatore di Teheran, il ministro per gli Affari Esteri iraniano Abbas Araghchi, il quale ha tuttavia ammesso che il proseguire degli accordi “è rallentato un po’, ma va ancora avanti”. Araghchi, citato dai media iraniani, ha aggiunto che “c’è l’accordo” sulla revoca di sanzioni settoriali e tematiche come quelle relative a energia, banche e finanza, “ma accanto a questo c’è una lunga lista di individui ed entità sanzionate, su cui in alcuni casi è stato raggiunta un’intesa per la revoca, mentre sui casi rimanenti si discute ancora”.
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