Seguici su

Attualità

Nuovo decreto Covid, Italia nella stretta fino al 30 aprile: le regole per spostamenti, bar e ristoranti, cinema e palestre

Pubblicato

il

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo decreto legge Covid.che raccoglie tutte le nuove restrizioni e regole da seguire per il periodo dopo Pasqua, al termine della fase in cui tutta Italia sarà zona rossa. Fino al 30 aprile, infatti, da Nord a Sud tutta la Penisola sarà in zona arancione o rossa, quindi saranno in vigore le regole usate finora per queste fasce di rischio. Il decreto prevede però una verifica della situazione a metà aprile: se la curva epidemiologica lo consentirà, si valuterà la possibilità che le zone dove la diffusione del virus è più contenuta possano tornare in giallo e, dunque, procedere ad alcune riaperture, a cominciare da bar e ristoranti, cinema e teatri.

Ma vediamo le regole che scatteranno dopo Pasqua, a partire dal 7 fino al 30 aprile.

Pasqua blindata

Dal 3 al 5 aprile (come prevede già l’attuale decreto) tutta Italia sarà in zona rossa. Non si potrà circolare neanche all’interno del proprio comune ma è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi in ambito regionale in massimo due persone più i minori di 14 anni conviventi per andare a trovare parenti o amici. E’ inoltre sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all’aperto in forma individuale.

Spostamenti

Restano vietati gli spostamenti tra le Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa. La mobilità è consentita solo per motivi di lavoro, salute e necessità. Sarà sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Bar e ristoranti

Restano chiusi fino al 30 aprile. Possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati. In caso di ripristino delle zone gialle, bar e ristoranti potranno riaprire a pranzo.

Palestre, piscine, cinema, teatri e musei

Restano chiusi fino al 30 aprile. Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto: prenotazione obbligatoria, massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto. Possibile riapertura anche per i musei. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP.

Attività sportive

Allo stesso modo, sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto. Sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale

Seconde case

Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive. E’ il caso ad esempio di Campania Puglia e Liguria, che hanno posto per Pasqua il divieto non solo per i non residenti ma anche per i residenti. L’accesso alle seconde case per i non residenti è vietato in Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Sardegna. In Sicilia si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.

Scuola

Si tornerà in presenza a scuola anche nelle zone rosse negli asili nido, nelle materne e fino alla prima media, mentre nelle zone arancioni saranno in classe gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole.

 

Segui OA Plus su Instagram

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra PAGINA OA PLUS

Clicca qui per iscriverti al nostro GRUPPO OA PLUS

Crediti Foto: LaPresse