Dormire aiuta a prevenire il Coronavirus? L’insonnia fa aumentare il rischio di contagio

Dormire aiuta a prevenire il Coronavirus? La Johns Hopkins University (Baltimora, USA) ha condotto uno studio che ha evidenziato come l’insonnia faccia aumentare le possibilità di contrarre il Covid, mentre rispettare le ore di riposo giornaliere consigliate aiuti a prevenire il contagio.

Lo studio dell’ateneo statunitense è stato pubblicato sulla rivista Bmj Nutrition Prevention & Health, ed ha mostrato come tra gli operatori sanitari degli USA e di diversi Paesi dell’Europa, coloro che erano stati contagiati soffrissero di insonnia in numero maggiore rispetto a coloro che non avevano contratto il virus.

In particolare, circa uno su quattro degli operatori che si erano ammalati presentava difficoltà a dormire di notte, mentre la statistica era di uno su cinque tra coloro che non avevano avuto il Covid. Gli stessi studiosi hanno stabilito che un’ora di sonno in più ogni notte fa scendere del 12% la possibilità di contrarre il virus.

DORMIRE AIUTA A PREVENIRE IL CORONAVIRUS?

A “Il Messaggero” ha provato a spiegare questi dati Stefania Basili, ordinario di Medicina interna dell’Università La Sapienza di Roma: “Il ritmo circadiano sonno-veglia è fondamentale nel nostro organismo, sia per quanto riguarda il cortisolo, ma anche per tutta la parte immunologica. Se non si mantiene questo ritmo probabilmente si alterano alcune forme di protezione tra cui quelle collegate ai linfociti“.

Ha concluso Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie: “La deprivazione del sonno è una causa nota di stress. Ma c’è poi la situazione contraria, ossia quando una persona non riesce a dormire proprio a causa dello stress o di uno stile di vita sregolato. Si tratta di due situazioni speculari da non sottovalutare, perché producono progressivamente un indebolimento dell’organismo e questo aumenta il rischio di contrarre un’infezione“.

Segui OA PLUS su INSTAGRAM

Metti “Mi piace” alla PAGINA OA PLUS

Iscriviti al GRUPPO OA PLUS

Crediti Foto: LaPresse