Attualità
Eurovision Song Contest, la Bielorussia deve cambiare brano: “Mette in dubbio la natura non-politica della gara”
Lunedì 08 marzo la Bielorussia aveva rilasciato il brano con cui sarebbe entrata in gara all’Eurovision Song Contest 2021. Si tratta di “Ya nauchu tebya (I’ll teach you)” della band Galasy ZMesta. Il brano è cantato in russo (prima volta per il paese dal suo debutto nel 2004), presenta chiari riferimenti anti-Occidentali e attacchi alle proteste contro il dittatore Lukashenko.
Poche ore fa l’Unione Europea di Radiodiffusione (UER/EBU) ha rifiutato il brano, dal momento che mette a rischio la natura non-politica della competizione canora. A dichiararlo è l’EBU stessa in un comunicato.
LA DECISIONE DELL’EBU
Come parte delle regolari procedute per tutte le canzoni inviate per competere all’Eurovision Song Contest (ESC), l’EBU ha attentamente visionato la canzone bielorussa, “Ya Nauchu Tebya (I’ll Teach You)” dei Galasy ZMesta per assicurarsi che sia in accordo con le regole della competizione. E’ stato concluso che la canzone mette in dubbio la natura non politica del Concorso. Inoltre, le recenti reazioni all’entry proposta rischiano di mettere in pericolo la reputazione dell’EBU.
Abbiamo scritto all’emittente BTRC, che è responsabile per l’entry bielorussa per l’Eurovision Song Contest, per informarla che la canzone, nella sua presente forma, non è attualmente eleggibile per competere. Inoltre, abbiamo richiesto che siano prese tutte le necessarie misure per inviare una versione modificata, o una nuova canzone, che rispetti le regole dell’ESC. Una mancata esecuzione di ciò può risultare nella squalifica dal concorso di quest’anno.”
Statement from the EBU regarding Belarus’ Eurovision Song Contest 2021 entry.
Pubblicato da Eurovision Song Contest su Giovedì 11 marzo 2021
L’EBU ha quindi invitato la BRCT, la tv di Stato bielorussa, a cambiare il brano o a modificarne il testo in modo da non infrangere il regolamento che vieta esplicitamente testi, canzoni e gesti di natura politica, commerciale o di natura simile. Se la Bielorussia dovesse rifiutare, si procederebbe con la squalifica dall’Eurofestival. Intanto il video del brano non è più disponibile sul canale Youtube dell’evento.
YA NAUCHU TEBYA (II’LL TEACH YOU), UNA PROPAGANDA PRO-LUKASHENKO
Il brano “Ya nauchu tebya (I’ll teach you)” già nelle prime ore dopo il rilascio aveva ricevuto critiche proprio per il messaggio veicolato nel testo. Infatti dietro al testo si nascondono messaggi politici più o meno espliciti fin da subito.
“Guarda avanti, dimentica il passato / Dovrai svendere il passato / strappa le pagine, taglia il nastro / ti farà solo che bene”
Possiamo notare un chiaro riferimento alle proteste bielorusse, iniziate ad agosto 2020 dopo la rielezione del dittatore Lukashenko, al governo dal 1994, con un improbabile 80% dei voti. Una protesta che va avanti da messi, che ha portato all’arresto di diversi manifestanti detenuti in condizioni disumane nelle carceri bielorusse. Proteste che la canzone critica negativamente e che la band non appoggia.
Un attacco forte può essere percepito nel verso “Ti insegnerò a ballare sotto il suono del flauto”, diretto a Maria Kolesnikova, celebre flautista e leader dell’opposizione al regime dittatoriale del governo di Minsk. Kolesnikova è stata arrestata il 7 settembre 2020 dalla polizia bielorussa.
Non mancano ovviamente le sopra citate critiche all’Occidente, definito retrogrado e non-moderno, e l’invito all’obbedienza. Per questo motivo possiamo vederci una propaganda pro-LukashenkoDel resto la band si è sempre schierata a favore del dittatore e la scelta di cantare in russo anziché in inglese non è stata casuale.
LA PETIZIONE PER ESCLUDERE LA BIELORUSSIA
Mesi fa la Fondazione Bielorussa per la Solidarietà aveva lanciato una petizione per chiedere all’EBU di squalificare la Bielorussia dalla competizione, a fronte delle proteste in cui si verificano violazioni di diritti umani. La petizione, però, era stata rifiutata dall’EBU e così la Bielorussia poteva ancora partecipare. Questa volte le misure sono state più dure.