Recensioni
Fasma: “Moriresti per vivere con me?”, una piccola perla da rivalutare
E’ passato un anno esatto dall’uscita dell’album del trapper romano Fasma. Salutato come una rivelazione appena uscito, si è perso – senza colpa – tra la marea di novità del mercato senza lasciare traccia duratura. Profilo Instagram poco frequentato, scarsissime menzioni sui siti di news musicali dopo novembre 2018, conteggio delle views su youtube drammaticamente fermo, Fasma sembra precipitato nel dimenticatoio pur avendo partorito un album dagli ottimi numeri e che potrebbe essere la prima pietra di una carriera interessante nel rap/trap tricolore.
“Moriresti per vivere con me?” è un album cupo, dalle tinte emozionali emo-grunge, dai testi molto lontani dai topos Trap che la critica l’ha collocato nel Rap non accorgendosi che Fasma è un ottimo sunto del meglio della Trap underground anglofona, dato che lui in poco più di 20 minuti richiama XXX Tentacion, Lil Peep, Scarlord, Ghostemane.
Il riff di chitarra di “Ti prometto che un giorno partiremo” è così spudoratamente Nickelback (con tanto di voce a là Chad Kroeger) da farti venire il dubbio che li stia perculando. “Fasma + M.Manson” e “Fasma + Marilyn M.” gioca con i riferimenti al (ex) re dell’industrial statunitense Marilyn Manson, campionando nella prima track Ghostemane e nella seconda un non meglio identificato cloud (t)rap. “Outro” è un vocale con piano ad alto tasso depressivo, dove il ragazzo romano dimostra di saper gestire il cantato bene quanto il rappato, il fatto che non usi l’autotune e l’effettistica vocale si limiti al raro uso della distorsione è indicativo di come la lezione dell’ultimo Lil Peep sia stata assorbita, metabolizzata e rielaborata.
Il problema e il pregio di quest’album è che non c’è un vero singolo: tutte le canzoni sono di qualità medio-alta, nessuna spicca veramente dal mazzo. Non c’è né una base che sia una mina capace di imprimersi nel cervello, né un testo così potente da costringerti a tornarci per cantarlo un’altra volta, alla ricerca di una nuova sfumatura. La scelta di non andare oltre i 2:30 di durata del brano ha il pregio di non disperdere in riempitivi e leziosità il succo delle singole song, ma anche quello di scarnificarle troppo, sacrificandone le potenzialità.
Undici ottimi scheletri che avrebbero potuto -con più lavoro- essere 11 piccole perle della trap italiana; invece Fasma ha preferito andare al midollo dell’osso, togliere fino sfiorare il minimale per il minimale, consegnandoci così un ottimo album, troppo breve, ma soprattutto così promettente che fa intellettualmente male pensare che non abbia voluto lavorarci ancora per svilupparlo oltre.
VOTO: 8/10
AGGETTIVO: SCARNIFICATO
TRACKLIST
11. L’inizio della fine (02:24)
ALBUM: MORIRESTI PER VIVERE CON ME?
ARTISTA: FASMA
ANNO: 2018
ETICHETTA: NewCo Management S.r.l
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