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Omicidio di Faenza, il nuovo compagno di Ilenia: “Stavamo per sposarci”

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Ma la Procura di Ravenna che indaga sull’omicidio di Ilenia Fabbri esclude il movente di natura sentimentale. Alla base del brutale assassinio, di cui è attualmente accusato l’ex marito come mandante, ci sarebbe un ingente quantità di denaro che la vittima aveva richiesto come risarcimento

“Ilenia ed io portavamo già le fedi al dito nelle quali dovevamo far incidere la nostra data”. Avevano già progettato di sposarsi Ilenia Fabbri e il suo nuovo compagno, Stefano Tabanelli. Mancava solo il divorzio ufficiale da Claudio Nanni, l’ex marito di Ilenia attualmente accusato di aver assoldato un killer per ucciderla lo scorso 6 febbraio nella sua casa in via Corbara, a Faenza. Qui Ilenia viveva con la figlia ventunenne Arianna dopo la separazione dal marito avvenuta nel 2018 e si stava rifacendo una nuova vita, con un nuovo lavoro e soprattutto un nuovo amore. Tuttavia non sarebbe la pista sentimentale quella seguita dagli inquirenti che indagano sul brutale omicidio di Ilenia, trovata sgozzata nel garage della sua abitazione alle prime luci dell’alba, mentre la figlia e l’ex marito erano in viaggio per andare ad acquistare un’automobile a Milano.

La Procura di Ravenna, infatti, ipotizza un movente di natura economica. Una volta terminata la causa della separazione, Ilenia si era rivolta al giudice per chiedere il risarcimento dei compensi degli anni lavorati presso l’attività del marito senza retribuzione, per un totale di circa 100 mila euro. Se ne sarebbe parlato nell’udienza fissata il prossimo 26 febbraio. “Se non la smette le mando qualcuno a farle la festa” è la frase shock che l’ex marito si sarebbe lasciato scappare ad alcuni conoscenti e che è stata riferita nelle scorse ore agli inquirenti proprio da un testimone che si è presentato spontaneamente in Questura. In passato Ilenia aveva denunciato l’ex marito per maltrattamenti, salvo poi vedere archiviata – per mancanza di elementi – la sua accusa.

Adesso sono al vaglio degli inquirenti una notevole quantità di messaggi vocali e registrazioni di telefonate fra i due ex coniugi rinvenute nel cellulare di Nanni grazie ad una App che registra le chiamate. Gli investigatori stanno inoltre analizzando le tracce di sangue rilevate nell’appartamento di via Corbara e i frammenti di pelle rinvenuti sotto le unghie della vittima, che con ogni probabilità ha tentato disperatamente di difendersi dal suo aggressore prima di essere uccisa, per risalire all’identità del misterioso killer. Utile alle indagini sarà anche il parziale identikit dell’assassino reso dalla testimonianza dell’amica di Arianna, la figlia di Ilenia, che al momento dell’omicidio si trovava nell’appartamento, dopo avervi trascorso la notte.

 

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Crediti foto: Facebook