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Coronavirus, ecco le Regioni che sperano nel “giallo”. Domani monitoraggio e verdetto

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Roberto Speranza

Diverse Regioni sperano di cambiare colore, domenica prossima, passando alla zona gialla. Venerdì 29 il nuovo monitoraggio, poi l’ordinanza del ministro della Salute

Monitoraggio

Con le ultime ordinanze del ministro Speranza, in vigore dal 24 gennaio, la mappa dell’Italia per fasce di colore è attualmente suddivisa in: 2 “zone rosse”, 5 “gialle” e 14 “arancioni”. Dalla Liguria alla Sicilia passando per il Veneto, sono diverse le Regioni che sperano di “cambiare colore” domenica prossima (31 gennaio). Il bollettino giornaliero, del “Ministero della Salute”, registra però un balzo in avanti dei nuovi casi: oltre 15mila nelle ultime 24 ore. Per avere il quadro più chiaro bisognerà attendere il monitoraggio di domani, con i dati relativi alla settimana dal 18 al 24 gennaio (aggiornati ad oggi). Se i numeri analizzati fossero confermati, allora porterebbero diverse Regioni a cambiare colore, passando in quello con minori restrizioni. Utile ricordare che per passare alla fascia di rischio più bassa, devono trascorrere 14 giorni da quello in cui, per la prima volta, vengono registrati dati che consentono la collocazione in una “zona differente”.

Chi cambia colore

Sicuramente non cambierà colore la Sardegna, nonostante la Regione abbia annunciato un ricorso al Tar. Non dovrebbe cambiare colore neanche la Lombardia, che dal 23 è in “fascia arancione” a causa dell’errore sull’Rt, che l’ha tenuta per una settimana in “zona rossa”. Tra le 5 regioni e province autonome già “gialle” (Basilicata, Campania, Molise, Toscana e provincia di Trento), rischiano in particolare Molise e Trento (entrambe con alto rischio di progressione all’alto). Delle 14 “arancioni”, la Liguria potrebbe diventare “gialla” (Rt a 0,94 e rischio basso) così come il Veneto, che ha un Rt a 0,62. Dovrebbero invece rimanere in “arancione” Puglia, Umbria e Valle d’Aosta. Quanto alle 2 “rosse”, Bolzano e la Sicilia, solo quest’ultima potrebbe passare alla zona con meno restrizioni. In attesa del monitoraggio, il bollettino del ministero della Salute fa però registrare un rialzo, con un tasso di positività al 5,17% (+1% rispetto a ieri) e un totale di 15.204 positivi (erano 10.660 martedì) su quasi 294 mila test complessivi effettuati.

Zona gialla

Se i dati in miglioramento verranno confermati anche dal bollettino del “Ministero della Salute”, allora è molto probabile che la Liguria e il Lazio diventino “zona gialla”. Anche il Veneto sta registrando un calo dell’incidenza di contagi rispetto alle settimane precedenti. Se per queste 3 Regioni il passaggio viene dato per scontato, ci sono altre 2 Regioni che potrebbero ottenere lo stesso risultato: si tratta di Calabria ed Emilia Romagna. A meno di novità, dell’ultimo minuto, la lista delle “Regioni gialle“, da domenica 31 gennaio, sarà formata da: BasilicataCampania, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Liguria, Calabria, Veneto, Trento e Toscana. In bilico Sardegna e Marche.

Zona rossa e arancione

Rischiano di restare ancora una settimana in “zona arancione” Puglia e Umbria. Sicilia e Provincia di Bolzano, confermate in “fascia rossa” lo scorso weekend, possono ora sperare nella “promozione in zona arancione” visto che l’Rt è in calo. Se così fosse, da questo weekend, l’Italia potrebbe restare senza “zone rosse” mentre in “zona arancione” avremmo Abruzzo, Piemonte, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Valle d’Aosta, Lombardia, Sicilia e Bolzano.

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Crediti Foto: LaPresse