Attualità
Coronavirus, Lombardia in “zona rossa” per errore
Scambio di accuse tra Iss e la Regione. Da domenica il passaggio in arancione
Errore e scambio di accuse
Ci sarebbe un errore alla base della decisione di inserire la Lombardia in “zona rossa“. Tra Iss e Regione è partito uno scambio di accuse. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sarebbero stati inviati dati successivamente rettificati. Per il consiglio regionale, invece, sono stati i primi a “sovrastimare” l’indice Rt regionale. Da domenica è certo il ritorno in “zona arancione“. Il Ministero della Salute esprime massima fiducia nell’Istituto Superiore di Sanità che, fin dall’inizio della pandemia da Covid-19, lavora per affrontare l’emergenza. Secondo fonti qualificate della Regione, la sovrastima sarebbe causata da un’anomalia dell’algoritmo utilizzato, dall’Iss, per l’estrazione dei “dati Rt”.
“La Lombardia deve essere collocata in zona arancione. Lo evidenziano i dati all’esame della cabina di regia, ancora riunita. Abbiamo sempre fornito informazioni corrette. A Roma devono smetterla di calunniare la Lombardia per coprire le proprie mancanze” scrive su Twitter il presidente della Lombardia, Attilio Fontana.
“Se 10 milioni di cittadini lombardi sono stati rinchiusi in casa per mesi in base a dati e valutazioni sbagliate del governo, saremmo di fronte a danni morali ed economici enormi, un vero e proprio sequestro di massa. Chi ha sbagliato paghi, chieda scusa e ripari al danno causato” ha dichiarato Matteo Salvini.
“In Lombardia non solo hanno dimostrato di non saper gestire l’emergenza, ma ora sembra che, per un loro errore nel comunicare i dati, abbiamo pagato il prezzo economico e psicologico, di una settimana in zona rossa. Ora paghino i danni” dichiara il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, Massimo De Rosa.
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Crediti Foto: Shutterstock.com