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Coronavirus

A Israele non si fermano le proteste contro Netanyahu

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A Israele da almeno cinque mesi sono frequenti gli appuntamenti con le proteste contro il governo di Benjamin Netanyahu, che a fine 2019 era stato accusato di corruzione, frode e abuso d’ufficio. Parallelamente, numerose sono anche le zone di tensione nel Paese, soprattutto per la situazione in Cisgiordania, e gli scontri tra giovani e polizia israeliana sono sempre più numerosi.

Oggi, nella capitale Gerusalemme, infervorati anche dalla situazione negli Stati Uniti, migliaia di giovani sono scesi in strada a chiedere ancora una volta le dimissioni del premier Netanyahu, che da sempre giudica le accuse nei suoi confronti infondate, solamente un tentativo di far cadere il suo governo.

La situazione, naturalmente, è aggravata dall’epidemia e dai suoi risvolti economici, sebbene Israele sia ad oggi il primo stato al mondo per somministrazioni del vaccino. Oggi il ministro della Salute Yuli Edelstein ha twittato che un quinto della popolazione è già stato vaccinato con vaccini Pfizer-Biontech, e Netanyahu ha già ricevuto la seconda dose.

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Crediti foto: LaPresse