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Scuola, con la riapertura delle superiori si rischia una nuova ondata di contagi: lo dice uno studio dell’Inail e dell’Iss

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La riapertura in presenza delle scuole superiori prevista a partire da lunedì 11 gennaio nella maggior parte delle regioni, potrebbe portare in questo momento in cui la curva dei contagi da Covid-19 è ancora alta, ad una nuova rapida ondata di casi e aggravare la situazione di emergenza sanitaria già complicata. Lo sostiene uno studio dei ricercatori di Fondazione Bruno Kessler (FBK), Istituto Superiore di Sanità (Iss) e Inail, pubblicato sulla rivista scientifica “Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States (Pnas)”.

Lo studio, riportato anche da OrizzonteScuola, si basa sui dati della “prima ondata” dell’epidemia da Covid-19 e utilizza un modello di trasmissione del virus per stimare l’impatto di diverse strategie di mitigazione, introducendo anche la stima del rischio nei diversi settori produttivi in maniera innovativa. Gli autori hanno stimato che la popolazione italiana che si è infettata fino allo scorso 30 settembre era pari a circa il 4,8% del totale, con grandi differenze tra regione e regione (circa l’11% in Lombardia, il 2% in Lazio e l’1% in Campania). Come conseguenza, l’analisi suggerisce che gli effetti delle riaperture possono essere diversi da regione a regione, a seguito dei diversi livelli di immunità raggiunta e della diversa prevalenza di infezione. La ricerca suggerisce anche un possibile ruolo della struttura demografica, con un minore impatto di Covid-19 nelle regioni con popolazione più giovane.

Cosa potrebbe dunque accadere con la riapertura delle scuole superiori?

Riaprire le scuole di ogni ordine e grado e riattivare completamente i contatti sociali senza misure restrittive potrebbe determinare “un’onda epidemica non contenibile”, si legge nello studio. Viene inoltre specificato nel testo che “l’analisi condotta non permette di distinguere tra infezione trasmessa all’interno degli edifici scolastici e infezione trasmessa durante le attività peri-scolastiche (es. trasporti, assembramenti fuori dalle scuole, attività extra-scolastiche)”. Diverso il discorso per le scuole medie, dove la riapertura – si legge – potrebbe avere “un impatto limitato”.

 

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Crediti foto: LaPresse