Attualità
Brexit, le nuove regole per gli italiani: ecco cosa cambia
La Gran Bretagna è ufficialmente fuori dal mercato unico europeo. Dal passaporto all’Erasmus, ecco le nuove regole per turisti, studenti e lavoratori
Nuove regole per gli italiani
Passaporto, Erasmus o roaming. Per i tantissimi italiani ed europei, con l’entrata in vigore della “Brexit”, cambieranno molte cose. La svolta più immediata riguarderà, in senso più restrittivo, le regole sugli spostamenti. Dal nuovo anno la libertà di movimento cesserà di esistere. Sarà necessario il passaporto (senza visto) per viaggiare nel Regno Unito e per restarci fino a tre mesi. Per un periodo di tempo più lungo (soggiorno di lavoro o di studio) occorreranno invece visti analoghi a quelli richiesti attualmente agli stranieri non comunitari. Per limitare gli ingressi, anche dall’Ue, vengono introdotte liste di priorità legate al possesso di un contratto di lavoro già garantito, con un salario minimo annuo lordo da 25.600 sterline (oltre 28.000 euro).
Già residenti
Per i già residenti (oltre 700.000 italiani) il mantenimento dei diritti “pre-Brexit” resta soggetto all’iscrizione, al più tardi entro giugno 2021, nel registro del cosiddetto “Eu Settlement Scheme“. Inoltre la Gran Bretagna esce dal programma Erasmus di scambi fra studenti europei, considerato troppo oneroso dal governo di Boris Johnson.
Roaming telefonico
Infine c’è la questione del roaming telefonico, che riguarda soprattutto chi vorrà recarsi nel Regno Unito per turismo. I cittadini italiani hanno potuto usare i loro piani tariffari come se fossero in Italia grazie ad una legge europea entrata in vigore tre anni fa. Con la “Brexit” le cose cambieranno (a meno di accordi nei prossimi mesi) e chi possiede sim italiane dovrà fare riferimento al proprio operatore telefonico circa gli addebiti.
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Crediti foto: Shutterstock.com