Cronaca Nera
La vera storia del serial killer Richard Ramirez, a gennaio nella docuserie Tv Netflix (VIDEO)
‘Night Stalker: The Hunt for a Serial Killer’ questo il nome della docuserie in arrivo il 13 gennaio 2021 su Netflix, che racconterà gli orribili crimini di Richard Ramirez commessi negli anni ’80 a Los Angeles.
E’ l’estate del 1985, quando un’ondata di caldo record ha colpito Los Angeles, insieme ad una serie di omicidi e aggressioni sessuali che all’inizio sembravano scollegati. Le vittime erano uomini, donne e bambini di età compresa tra i 6 e gli 82 anni. Venivano da quartieri, origini e livelli socio-economici diversi.
A lottare contro il tempo per fermare questo mostro notturno c’è il giovane detective di nome Gil Carrillo del dipartimento della contea di Los Angeles e il leggendario investigatore della sezione omicidi, Frank Salerno.
La serie ci mostrerà le strazianti interviste dell’epoca, gli incredibili filmati d’archivio e le spettacolari fotografie originali.
https://youtu.be/TcRNAqNr410
Richard Ramirez agiva di notte, entrando attraverso una finestra. Principalmente aggrediva le coppie, uccidendo il più velocemente possibile l’uomo, di solito con un colpo di pistola alla testa. Poi si concentrava sulla donna, il vero obiettivo dei suoi desideri. Spesso sodomizzava le vittime e abbandonava il corpo di quelle che uccideva, mutilandolo orribilmente dopo la morte.
Questo serial killer di origini messicane, condannato alla pena di morte nel 1989 perché riconosciuto colpevole di 13 omicidi, non solo è stato oggetto dell’adorazione di centinaia di fan e ammiratrici, ma è riuscito pure a sposarsi mentre si trovava in carcere e a evitare per oltre vent’anni la sua esecuzione. Infine la morte lo ha preso nel 2013 a causa di gravi problemi di salute.
Alcuni hanno cercato di spiegare la malvagità e la perversione di Ramirez su base genetica, appoggiandosi sul fatto che i genitori erano stati precedentemente esposti a radiazioni atomiche, e che la madre, anche durante il periodo di gravidanza, lavorava ed era a contatto con sostanze tossiche.
Richard da piccolo soffriva di epilessia ed era spesso oggetto di derisione da parte della gente per il suo aspetto efebico. Pare inoltre che a scuola subisse abusi da parte di un’insegnante.
Ma una cosa determinante per il suo carattere durante la sua crescita, fu la frequentazione con il cugino di nome Mike, reduce dalla guerra in Vietnam. Tornato in America, Mike si vantava degli omicidi e delle torture che aveva inflitto a uomini e donne. Insegnava al tredicenne Richard che uccidere era la cosa più eccitante del mondo.
Spesso gli incontri fra i due si trasformavano in pomeriggi passati a rimirare fotografie di mutilazioni, nemici torturati e donne seviziate. Oppure in scorribande notturne nel deserto, a uccidere animali per ricercare l’ebbrezza che Mike descriveva al cugino. Richard rimase affascinato da tutto ciò.
Un giorno, durante una lite, Mike afferrò la pistola e freddò la moglie con un colpo in testa. Richard era presente e assistette all’omicidio. Il ragazzino fu trovato completamente imbrattato del sangue della povera donna.
Con il fratello Roberto, ossessionato dal sesso, Richard sceglieva alcune case e di notte si appostava fuori dalle finestre e spiava le donne mentre si spogliavano.
Il ragazzo iniziò presto a fare uso sfrenato di droghe di ogni tipo e diventò famoso per la violenza e la malvagità dei suoi crimini. Richard, per lungo tempo, terrorizzò letteralmente Los Angeles.
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Crediti foto: screenshot da video YouTube