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Il Dpcm che limita i pranzi di Natale, c’è un primo sindaco che si ribella a Conte: “A Natale i miei vigili non lavoreranno”

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Il Dpcm che limita il Natale nelle case degli italiane non piace a tutti i sindaci. O almeno, sicuramente non piace ad uno.

Il primo cittadino di Pescate (in provincia di Lecco) Dante De Capitani, intervenuto nel corso di “Pomeriggio Cinque” , è stato chiaro su ciò che intende fare il prossimo 25 dicembre.

“Il giorno di Natale i miei vigili, come tutti i dipendenti comunali, passeranno il Natale con le proprie famiglie”, ha detto ai microfoni del programma di Mediaset. Per poi proseguire: “Se non ci saranno i vigili ci sarà polizia di stato e guardia di finanza. Però la contraddizione di questo decreto è lampante, perché il 24 si può fare tutto, mentre il 25 no. L’Italia è divisa in due, gli amici del Sud possono fare il cenone, ma noi del Nord, che da tradizione faremmo il pranzo il giorno di Natale, non possiamo festeggiare”.

Insomma, i ‘suoi’ vigili, quelli del suo comune, non faranno ‘pattuglioni’ per scovare eventuali trasgressori. Il messaggio che lancia il sindaco di Pescate è molto chiaro.

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