Attualità
Benzinai, sciopero dal 14 al 17 dicembre. Codacons: “É illegale”
Distributori fermi per tre giorni. I lavoratori: “Noi esclusi dai decreti Ristori”. Il Codacons avverte: “Disagi immensi per i cittadini”
Sciopero benzinai
Dalla serata di lunedì 14 dicembre fino alla mattinata di giovedì 17 dicembre ci sarà lo sciopero dei benzinai, con i distributori che resteranno quindi chiusi per tre giorni. Ad annunciarlo le associazioni di categoria che hanno sottolineato, inoltre, come la decisione sia scaturita in risposta all’inspiegabile “indisponibilità” del Governo a inserire le piccole (e piccolissime) imprese di gestione, a cui sono affidati gli impianti, nel novero dei beneficiari del “Decreto Ristori“. Come riportano in un comunicato congiunto “Faib Confesercenti”, “Fegica Cisl” e “Figisc/Anisa Confcommercio”, lo stop delle stazioni di servizio riguarderà quelle in rete ordinaria ma anche quelle di viabilità autostradale.
Risposta del Codacons
Critico il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che dichiara: “Si tratta di uno sciopero illegale che creerà disagi immensi ai cittadini, specie a chi si sposta per motivi lavorativi. Non entriamo nel merito delle rivendicazioni dei lavoratori, ma ancora una volta non possiamo assistere agli utenti che vengono presi in ostaggio da sindacati e organizzazioni di categoria”.
Stessa linea d’onda anche per il presidente dell’Unione consumatori, Massimiliano Dona, che ritiene lo sciopero “illegittimo”: “Chiediamo intervenga immediatamente sia il Garante degli Scioperi che, soprattutto, il Governo. Quest’ultimo deve subito convocare le parti, così da esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione previsto dall’art.8 della legge n. 146 del ’90, per poi adottare l’ordinanza per disporre il differimento dell’astensione collettiva a quando sarà finita l’emergenza Covid”.
Dona ha poi aggiunto: “Anche se le ragioni dei benzinai sono condivisibili, assurdo escluderli dai decreti Ristori è chiaro che, chiudendo gli impianti, i benzinai passano dalla parte del torto. La loro agitazione, infatti, è illegittima, dato che viola la regolamentazione del settore adottata dalla Commissione di garanzia, secondo la quale non si possono fare scioperi in caso di avvenimenti eccezionali di particolare gravità come è, ovviamente, l‘emergenza Covid che sta subendo il Paese”.
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Crediti Foto: Shutterstock.com