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Stop a feste private e quarantena di 10 giorni: ecco le ultime misure anti Covid approvate dal Cts

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Via libera alla quarantena più corta, pari a 10 giorni anzichè 14, e stop alle feste private. Queste le ultime disposizioni decise dal governo che hanno ricevuto il benestare del Comitato tecnico scientifico dopo una lunga riunione nella sede della Protezione civile di Roma, voluta con urgenza dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Queste nuove misure “stringenti”, come le ha definite il ministro Speranza stesso, saranno contenute nel nuovo Dpcm. “Siamo costretti a stringere le maglie dopo settimane di misure che allargavano – ha spiegato Speranza – Un cambio di marcia con interventi puntuali su alcune aree più a rischio per rimettere la curva sotto controllo e per non assumere misure più dure, e giocare d’anticipo”. Vediamo nel dettaglio quali sono le nuove misure previste:

Stop a feste private e cene con amici nella propria abitazione

Su queste il ministro Speranza ieri ha annunciato “più controlli”, motivando la sua proposta sostenendo che “Noi abbiamo investito molto sulle scuole, per tenere al sicuro i nostri ragazzi durante l’orario scolastico. Ma poi se la sera c’è una festa, mettiamo a rischio tutti gli sforzi fatti. Io ho proposto di vietare le feste, anche private”. Per quanto riguarda i controlli, difficili nelle case private, secondo Speranza “quando c’è una norma va rispettata, e in questi mesi abbiamo visto che gli italiani seguono le regole e le indicazioni che vengono date. Lavoreremo anche con le forze dell’ordine per verificare che la norma venga rispettata. Ma non sono i controlli che ci hanno permesso di piegare la curva nei giorni più difficili, ma i comportamenti delle persone”.

E’ previsto un limite di persone – tra 20 e 30 – per banchetti, cerimonie e feste che seguono a cerimonie come matrimoni, comunioni, battesimi e anche feste di laurea. Per i locali invece è in esame la chiusura tra le 23 e le 24 e lo stop alla vendita di alcolici per le 21.

 

Test rapidi e quarantena di 10 giorni

Il ministro Speranza ha proposto di non utilizzare più il doppio tampone negativo in uscita per decretare la guarigione dal Covid-19 ma solo uno, e di accorciare i tempi della quarantena a 10 giorni. Le misure saranno discusse oggi alle 17.30 nella cabina di regia tra regioni e governo, convocata dal ministro Francesco Boccia, e poi varate dal Consiglio dei ministri che dovrebbe essere convocato entro domani martedì 13 ottobre.

 

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Crediti foto: Shutterstock