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Mei, Rubrica. #NEWMUSICTHURSDAY. Intervista a SABIA

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Sabia

Di Marta Scaccabarozzi

Oggi la #NewMusicThursday incontra SABIA. Dopo un percorso fatto di quattro singoli, l’inserimento di “Cattivi Pensieri” in Scuola Indie e l’indiscusso livello di hype raggiunto dalla nemesi per eccellenza di ogni divismo, SABIA azzera il contachilometri per rimettere in moto i sensi dopo la paralisi pandemica: da domani, è fuori ovunque “Antihype Superstar”, l’esordio sulla lunga distanza della pecora più nera (e orgogliosamente) della scena pop contemporanea. Per l’occasione, abbiamo deciso di rivolgergli qualche domanda, per capire più a fondo quello che ci troveremo davanti al primo ascolto dell’album di presentazione di uno dei più ispirati “debuttanti” della scena nazionale.

Sabia, si avvicina il grande giorno. Classica domanda da pre-gara: sensazioni all’alba della grande partita?

Guarda un’ottima sensazione perchè siamo tutti molto orgogliosi del lavoro finale e questo è proprio un bel traguardo.

Anti-Hype Superstar, un titolo per un disco che già sa di manifesto. Ma chi e cosa significa essere una “antihype superstar”?

Tutto è nato dai primi brani che avevo scritto per il disco. Comunemente vedevo come si inseguisse sempre il solito refrain di: tendenza, numeri crescenti, etc etc etc… Il più delle volte però in questo labirinto di preconcetti, credo che si tenda a perdere la musica stessa. Che non è una scienza esatta per fortuna e non ha per sua natura nessun obbligo se non quello di esistere, semplicemente… E poi mi piacciono le ambiguità, come la negazione (antihype) e l’affermazione (superstar): alla fine la loro somma si annulla e rimane solo la musica, appunto.

La title track, “Nelle vite degli altri”, sembra avere i numeri per imporsi come hit. Quanto ti sei messo a nudo, in questo disco?

Sul messo a nudo parecchio direi. Vedo la musica come un gigantesco caleidoscopio che riflette sensazioni, immagini e suoni che rimbalzano costantemente fuori e dentro le mie giornate. Tutto questo poi, sento il bisogno di esprimerlo in maniera totale ed è una cosa che mi viene molto più naturale attraverso le canzoni. 

“Cattivi Pensieri” è certamente una delle punte di diamante del disco. Qual’è il pensiero più “cattivo” che hai fatto in questi mesi? Non aver paura di te stesso, né del nostro giudizio. Siamo tutti cattivissimi, nel nostro intimo!

Ahahah… guarda in realtà ci sono troppi cattivi pensieri sulla cronaca di questi tempi “nuovi”… E poi sto guardando “Cobra Kai” che mi fa incazzare ancora di più.

L’ultima release, invece, è “Occhi d’oceano”. L’amore rimane comunque una tematica presente nel disco che ascolteremo? E sopratutto, per dirla alla Brunori, è vero che non si può che scrivere canzoni d’amore?

Credo di sì, rimane presente… Oltre l’accezione classica, nel disco credo che ci sia molto amore per la società in generale. Per l’insieme di noi come persone e non come individui… Su Brunori non saprei, ma se lo dice lui mi fido. 

So che i figli sono tutti importanti allo stesso modo, ma c’è all’interno del disco un brano a cui sei più legato? E se sì, perché?

Sono molto affezionato a “Lezione di Geografia” perchè oltre a citare al suo interno il pezzo di un mio idolo, racchiude nella sua semplicità concetti complessi, ciò che penso sulla società appunto, sulla politica, sull’ambiente e del non perdersi mai in questo dedalo.

Consigliaci un posto e un momento per ascoltare il tuo disco d’esordio.

Posso dirti il primo posto dove l’ho ascoltato io e che ti consiglio vivamente: un’autostrada deserta, al tramonto, quasi notturno.

E dal vivo, quando ti potremmo vedere? Hai progetti “anti-covid”, per non farti arginare dalla paura dei concerti?

Speriamo quanto prima dai e che si torni a godere dei concerti nella loro sana totalità… Sarà uno spettacolo particolare, dove l’esibizione comprenderà anche il processo creativo, con il modo e gli strumenti che mi portano poi a scrivere le mie canzoni.

Salutaci, e regalaci una frase che faccia da viatico all’ascolto del disco.

Un saluto a tutti e grazie mille per la piacevole intervista: se ascoltate davvero il disco in macchina guidate responsabilmente. PS sconsiglio l’ascolto durante le manovre di parcheggio in retromarcia. La ditta non risponde di eventuali danni.

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Crediti foto: IG @sabia.portamivia