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Musica Internazionale, Recensioni. Aaliyah e lo scandaloso “Age Ain’t Nothing But A Number”
Un equilibrio precarissimo ma perfetto, così si può riassumere “Age Ain’t Nothing But A Number“, lo storico disco di esordio datato 24 maggio 1994 di Aaliyah, la cantante simbolo dell’R&B anni 90 scomparsa tragicamente in un incidente aereo il 25 agosto 2001.
Una produzione molto discussa, figlia della relazione con tanto di matrimonio (poi smentito) tra la cantante e il producer R.Kelly, ma di una potenza e sinergia pari a poche altre nel periodo. La pietra dello scandalo riguardava l’età della giovane artista, appena quindicenne, motivo che ha scatenato le ire funeste di molti e contemporaneamente la naturale curiosità di tanti. E il titolo del disco, in italiano “l’età è soltanto un numero”, lascia poco spazio alla fantasia.
L’album incontrò i favori della critica e del pubblico, tuttavia divisi riguardo il vero responsabile del fortunato esito: ad alcuni infatti colpì la voce di Aaliya, vellutata e molto matura nonostante l’età, per altri il merito del successo fu da attribuire esclusivamente al produttore, autore anche del 90% dei testi, davvero abile a creare un vestito perfetto per un’adolescente certamente talentuosa ma ancora per forza di cose acerba.
Il disco si apre con un’introduzione a cappella filo gospel, una pre dichiarazione d’intenti che straripa in “Throw Your Hands Up“, brano power a cavallo tra lo swingbeat e il rap, perfettamente incarnati nel passaggio cardine “Vengo giusto dalle strade/Con un tocco di jazz in me, ascoltalo. Tuttavia è grazie all’episodio successivo che la nativa di Detroit raggiungerà l’apice del successo, ovvero “Back and Forth“, hit da club tipicamente soul con rimandi alle atmosfere hip hop che in poco tempo conquisterà la vetta della classifica r&b statunitense, oltre che la quinta posizione della Billboard Hot 100.
La title track è una traccia diventata ormai cult; su quella che sembra una vera e propria rielaborazione della celebre “Sex me” di R.Kelly, la nostra espone con forza la sua voglia di gridare a chi ascolta di sentirsi pronta a sfidare il mondo, le inside della vita e la pene d’amore (“L’età non è niente/Non voglio essere precipitosa/ma devo farti sapere/Che Liyah ha una cosa per te e non posso lasciar perdere)”, in un discorso musicale che nonostante il testo si discosta dall’universo teen lolita che ha reso celebri altre popstar del tempo fino ai giorni nostri.
Accenti più gangsta, onestamente non propriamente credibili, aleggiano nella divertente “Down With the Clique” che porta l’album contro il muro sonoro di “All the best“, cover in salsa soul di Isley Brothers che abbandona il groove sapientemente orchestrato fino a quel momento lasciando spazio alla potenza vocale di Aaliyah. Seguono due tracce a loro correlate, forse un po’ riempitive, dove però emerge prepotentemente la relazione tra cantante e producer: si tratta di “No One Knows How to Love Me Quite Like You Do“, che vanta proprio la partecipazione di Kelly (“Liyah, tu sei l’unica per me”), e sopratutto “I’m So Into You” in cui il testo (“Mi piace molto il modo in cui fai quello che fai, Prendi il mio controllo e realizza le mie fantasie”), visto la circostanza, lascia davvero pensare.
“Street things” e “Young Nation” conducono quindi alla chiusura dell’album con “Old School“, forse il brano-manifesto dell’intera produzione in cui una Aaliyah in egotrip espone la sua voglia di cambiare il genere R&B negli Stati Uniti insieme al suo partner in crime, protagonista dell’ultima bella ballad “I‘m Down” che chiude uno degli album più controversi ma allo stesso tempo più irresistibili degli anni novanta.
VOTO: 9/10
AGGETTIVO: scandalosamente IRRESISTIBILE
TRACKLIST
1.Intro
2.Throw Your Hands Up
3.Back & Forth
4.Age Ain’t Nothing but a Number
5.Down with the Clique
6.At Your Best (You Are Love)
7.No One Knows How to Love Me Quite like You Do
8.I’m So Into You
9.Street Thing
10.Young Nation
11.Old School
12.I’m Down
ALBUM: AGE AIN’T NOTHING BUT A NUMBER
ARTISTA: AALIYAH
ANNO: 1994
ETICHETTA: BLACKGROUND RECORDS, JIVE RECORDS, ARTISTA RECORDS
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