Attualità
Superbonus, che cos’è il prestito-ponte proposto dalle banche
I clienti hanno urgenza e le banche promettono, ma l’ultima parola spetta alle Entrate, che dovranno sancire la procedura burocratica relativa alla cessione del credito d’imposta derivante dai lavori che beneficeranno del superbonus del 110%.
Nonostante la nuova agevolazione disposta dal Dl Rilancio sia in vigore ufficialmente il 1° luglio, mancano, appunto, i provvedimenti delle Entrate che dettino le regole.
Tutto ancora fermo dunque ed i clienti scalpitano. Come si apprende da Il Sole 24 Ore, le banche propongono. La proposta di Intesa Sanpaolo: sarà previsto l’acquisto dei crediti di imposta dei contribuenti “sia nella forma diretta sia attraverso la cessione alle aziende, restituendo in questo modo quella liquidità necessaria al sistema per sostenere gli interventi di riqualificazione, contribuendo al rilancio dell’economia e all’evoluzione del patrimonio immobiliare del Paese in una logica sostenibile“. E assicurano da Intesa, la disponibilità riguarda tutti i clienti interessati all’ecobonus e al sismabonus, privati, condomini e imprese. La banca si occuperà anche di gestire i rapporti tra contribuente e impresa fornendo un bonus chiavi in mano.
La proposta di Unicredit: Unicredit rilancia con un prodotto analogo ma chiarendo che sarà possibile anche una sorta di prestito-ponte. Dato che il credito fiscale non è immediatamente usufruibile ma solo al momento di pagare tasse o imposte, il cliente potrà cederlo a Unicredit attivando una linea di credito o un finanziamento “in attesa che tali crediti arrivino a maturazione. In questo caso, il controvalore della compravendita del credito fiscale permetterà l’estinzione diretta della linea concessa“. Per lo ‘sconto in fattura’ a condomìni e proprietari, le imprese potranno chiedere la cessione dei futuri crediti fiscali sempre “attivando una linea di credito dedicata che si chiuderà alla maturazione dei crediti fiscali“.
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Crediti foto: LaPresse