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Adeguamento ambienti lavoro e sanificazione, le modalità per usufruire dei bonus

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Con il Provvedimento n. 259854/2020 e con la Circolare n.20/2020, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili i modelli e le istruzioni per usufruire dei crediti d’imposta introdotti dal Dl Rilancio n. 34/2020 per le spese di sanificazione e l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, e per le spese di adeguamento degli ambienti di lavoro, nonché i primi chiarimenti interpretativi e gli indirizzi operativi sui due crediti d’imposta e le procedure attraverso le quali i beneficiari delle agevolazioni comunicano all’Agenzia, in luogo dell’utilizzo diretto del credito d’imposta, l’opzione per la cessione dei crediti stessi, anche parziale, ad altri soggetti.

Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro. L’articolo 120 del DL Rilancio prevede un credito d’imposta in misura pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro, in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus Covid19.

Per tale credito d’imposta la comunicazione delle spese ammissibili può essere effettuata dal 20 luglio 2020 al 30 novembre 2021 e il relativo credito d’imposta può comunque essere utilizzato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Il modello per comunicare le spese ammissibili al credito di imposta dovrà essere inviato esclusivamente con l’apposito servizio web presente nell’area riservata del sito internet o tramite i canali telematici dell’Agenzia. Dopo l’invio della comunicazione, entro 5 giorni, viene rilasciata una ricevuta che ne attesta la presa in carico, o lo scarto, con l’indicazione delle relative motivazioni.

Beneficiari. Possono usufruire dei predetti crediti d’imposta i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. A riguardo, la Circolare precisa che tra i possibili beneficiari vi rientrano gli operatori con attività aperte al pubblico, tipicamente bar, ristoranti, alberghi, teatri e cinema. Inclusi anche i forfettari, gli imprenditori e le imprese agricole, sia che determinino per regime naturale il reddito su base catastale, sia quelle che producono reddito d’impresa, nonché le associazioni, fondazioni e altri enti privati.

Credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto dei dispositivi di protezione. L’articolo 125 del decreto Rilancio prevede un credito d’imposta, nella misura del 60 per cento, delle spese per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di DPI e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti.

La comunicazione delle spese ammissibili può essere effettuata dal 20 luglio al 7 settembre 2020. Tenuto conto dell’esigenza espressa dal legislatore di garantire il rispetto del limite di spesa, dopo aver ricevuto le comunicazioni delle spese ammissibili con l’indicazione del credito teorico, l’Agenzia determinerà la quota percentuale dei crediti effettivamente fruibili, in rapporto alle risorse disponibili.

La cessione dei crediti. Sino al 31 dicembre 2021 i soggetti aventi diritto ai crediti d’imposta possono optare per la cessione, anche parziale, dei crediti stessi ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Per il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro, la comunicazione della cessione del credito deve essere effettuata dal soggetto cedente esclusivamente con le funzionalità rese disponibili nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° ottobre 2020 o comunque, per le comunicazioni inviate dopo il 30 settembre 2020, dal giorno lavorativo successivo alla corretta ricezione della comunicazione.

Invece, per il credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto dei DPI, la comunicazione della cessione del credito può avvenire a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento, con il quale l’Amministrazione Finanziaria comunicherà i coefficienti necessari a rispettare il limite di spesa disposto dal Dl Rilancio.

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Crediti foto: LaPresse