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Rubrica. FLASHLIGHT. La “Revenge” di Marco Ossanna

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By Old Man Say

“Only The Strong Survive” cantava nel 1977 Billy Paul, un inno a non arrendersi ed a ricercare opportunità anche nei momenti più difficili. Marco Ossanna probabilmente deve aver pensato a questo testo quando, in questi mesi problematici per tanti artisti legati al mondo dello spettacolo e della notte, disc-jockey in primis, ha pensato e perfezionato un nuovo format legato ad un esperienza che viene da lontano coniugata ad un amore per la musica che nasce nello stesso momento in cui fenomeno “disco-music” prende vita.

Marco Ossanna in consolle.

Veneto di origine, romagnolo d’adozione, già dee-jay “giramondo” quando per un  professionista di questo settore prendere un aereo non era usuale come in questi anni, (ricordiamo una tournée di sei mesi in Norvegia e paesi nordici nel 1984) dopo anni di esperienze nei club veneti, arriva alla notorietà qui nella riviera romagnola degli anni ’80 e ’90, l’indimenticabile riviera punto di riferimento della nightlife mondiale.

Innumerevoli le sue residenze dal Pineta di Milano Marittima, al Byblos di Misano, dal Paradiso di Rimini al Pascià di Riccione e poi Gilda (Roma), Muretto (Jesolo), Tenax   (Firenze); il gotha del club italiano nel suo momento di maggior splendore alternato a centinaia di presenze in consolle in veste di dj-guest. Tecnica, grande gusto musicale ed una piacevole attitudine ad utilizzare il microfono per animare i suoi set lo hanno per oltre vent’anni contraddistinto; dire “in consolle questa sera c’è Marco Ossanna” era (e lo è indubbiamente ancora), una garanzia assoluta di una notte vissuta al meglio, accompagnati dalla musica migliore del momento.

Rinascente Torino.

A cavallo del duemila parte una metamorfosi, Marco inizia a proporre musica in una forma differente e pionieristica, un cambio radicale. Messe da parte le hits da dance-floor si allontana dalla discoteca per dedicarsi al video-show. Riparte dai classici, dagli anni ’60 ai nostri giorni, inediti dei mostri sacri del rock, re-edits da lui create, rarità che ricerca in tutto il mondo (ancora ricordo un video di un improbabile James Brown che cantava “Sex Machine” vestito da maestro di sci). Nel marchio GMND (“Good Music Never Dies”) la sua filosofia. Gli evergreen senza tempo dominano i suoi video-show, spazia fra generi differenti, rock, soul, pop, disco-music, house-classic e musica italiana, sempre e solo il meglio rigorosamente in video.

Il logo GMND.

Decine i brand che lo hanno visto protagonista dei loro eventi di fine anno, per un cocktail o una cena di gala, la presentazione di un prodotto, l’ inaugurazione di una nuova sede o semplicemente un party aziendale. Musica non solo da ascoltare  e ballare ma anche da guardare che lo ha portato in tutta Europa. Ha così animato gli eventi di Technogym, Vanity Fair, Alois Lageder e Rinascente passando per location prestigiose in città come Venezia, le isole Maldive o Montecarlo.

Marco Ossanna durante un video show.

Queste sono le due grandi tappe della vita artistica del dj veneto, passato dai vinili ai video ma ora vogliamo parlare di una nuova scommessa, quella alla quale facevamo riferimento nel titolo, la “Vinyl Revenge”  come lui l’ ha denominata. Giradischi d’epoca, mixer anni ’80 e tanti vinili dagli anni ’60 in poi in formato 33 e 45 giri, rarità collezionate nei tanti anni di lavoro e che ancora ricerca ed acquista. Bossa nova, swing italiano, crooners, colonne sonore e poi classici, dal funky, gli evergreen di casa nostra, tutti rigorosamente su stampa originale.

Marco Ossanna dj.

Marco propone un perfetto mix di stili e suoni, un dj-set da ascoltare e “godere” grazie a vere e proprie “perle” di artisti come Frank Sinatra, Nina Simone, Joao Gilberto o Jobin; si può riascoltare la canzone d’autore italiana da Fred Buscaglione a Mina passando per Ornella Vanoni, Johnny Dorelli, Fred Bongusto e poi Charles Aznavour, Julio Iglesias. Un cocktail perfetto per un aperitivo di classe, una cena di gala o un evento lounge in piscina ideale soprattutto ora che i “toni” del divertimento vanno più sussurrati che gridati viste le recenti restrizioni in fatto di intrattenimento. Una scommessa che rivoluziona il modo di proporre musica senza intaccare il concetto di qualità.

La consolle “Vinyl Revenge”

Guardando la consolle, questi giradischi dei primi anni ’70 dentro ad un baule, aldilà del sound-system che è modernissimo, sembra quasi di ritornare alle origini, ancora prima che i primi disc-jockey ed animatori iniziassero a miscelare le tracce tra loro cercando di non interrompere il flusso musicale per non far fermare la gente in pista ed inventando il mixaggio agendo sulla velocità del brano. Una rivincita del vinile d’autore insomma, una “Vinyl Revenge”, una nuova scommessa musicale targata Marco Ossanna.

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