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Voli “fantasma” per avere liquidità offrendo voucher, ma l’Enac non ci sta

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Si parla tanto in questi giorni del trabocchetto di alcune compagnie aeree che venderebbero voli pur sapendo che non voleranno. Un espediente per ottenere liquidità immediata, per poi cancellare il volo per motivi legati alla pandemia e offrire in cambio un voucher.

C’è chi sfrutta l’emergenza a proprio vantaggio mettendo sul mercato una serie di voli “fantasma”. Anche adesso che i Paesi europei stanno ripristinando la normale circolazione aerea. In Italia, l’Enac che è responsabile del trasporto aereo civile è passata dalle parole ai fatti, prevedendo sanzioni per chi continua in questa pratica scorretta a danno dei viaggiatori.

In seguito alle segnalazioni ricevute, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha annunciato multe per chi offre solo un voucher al posto del rimborso (in contrasto con il regolamento europeo) e continua a cancellare dando motivazioni vaghe legate alla pandemia.“Per cancellazioni di voli per cause non riconducibili all’emergenza Covid è previsto il rimborso del biglietto” si legge nel comunicato stampa.

“Dato che a partire dal 3 giugno sono state rimosse le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche all’interno del territorio nazionale e nell’area europea Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, le cancellazioni dopo tale data sembrerebbero operate da scelte commerciali e imprenditoriali dei vettori, non da motivi riconducibili all’emergenza” scrive ancora l’Ente.

 

Chi ha subìto delle cancellazioni di voli prenotati che si sarebbero dovuti verificare negli scorsi mesi sa bene quanto l’operazione per ricevere il rimborso possa risultare laboriosa, talvolta impossibile. Alcune compagnie hanno – infatti – offerto anche l’opzione rimborso, ma di fatto rendendo difficile la vita a chi decide di non accettare il voucher. Quest’ultimo viene speso subito offerto tramite e-mail, mentre per avere indietro il totale pagato bisogna andare incontro ad operazioni più lunghe, attese e telefonate.

Il risultato? Molti clienti si stancano e finiscono per accettare il voucher, permettendo di fatto alla compagnia di raccogliere denaro in un periodo di crisi. Ci sono poi le compagnie che propongono voucher con un bonus di 10 e 15 euro. Così da incentivare i viaggiatori a optare per questa soluzione e far fronte alla crisi di liquidità.

Come riporta il Corriere, non ci sono dati ufficiali, ma facendo fede ai database internazionali i voli messi in vendita dal 15 al 21 giugno in Europa sono stati 17,8 milioni, mentre quelli effettuati sono stati 3,8 milioni. Ci sono anche i voli che vengono cancellati perché non raggiungono il numero minimo di passeggeri. Ma anche in quel caso, la liquidità offerta da chi ha pagato per un posto è preziosa per i vettori in crisi.

 

 

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Crediti foto: LaPresse