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Conte dopo gli Stati Generali: ipotesi riduzione dell’Iva
Gli Stati Generali dell’economia convocati dal premier Conte a Villa Pamphili si concludono con il monito di “reinventare l’Italia”. Per farlo, si fa strada l’ipotesi di una riduzione temporanea dell’Iva. Questa misura potrebbe dare “una spinta alla ripresa dei consumi” come affermato dal premier, oltre a far ben sperare gli italiani. Secondo le stime che circolano una misura come l’abbassamento – seppur temporaneo – dell’Iva costerebbe intorno ai 10 miliardi.
Divisioni al ministero dell’Economia
È solo un’ipotesi, ci tiene a sottolineare Conte ma sarebbe un messaggio di fiducia. L’idea sembrerebbe girare da un po’. Anche la Germania starebbe lavorando ad un intervento simile sull’Iva, secondo quanto affermato da Laura Castelli, viceministra pentastellata dell’Economia. Più cauto è invece Antonio Misiani, anche lui viceministro dell’Economia ma del Partito Democratico: “Si tratta di un’operazione decisamente complessa […] se si vuole fare un intervento in grado di produrre effetti, si dovrebbe investire una quantità molto ingente di risorse”.
Nel complesso, il governo sembra uscire rinvigorito dagli Stati Generali, anche se le difficoltà non mancheranno di arrivare. Nel corso della settimana verranno convocati i ministri, la maggioranza e l’opposizione per intavolare i dialoghi e parlare di proposte concrete. Oltre alla concretezza poi, le misure dovranno anche essere condivise non solo dalla maggioranza (M5s, Pd, Iv, Leu), ma anche dalle opposizioni (Lega, FdI, FI). E accontentare tutti non sarà un’operazione semplice.
Dubbi nella maggioranza
Partito Democratico e Italia Viva – ad esempio – sembrerebbero concordare sulla necessità di una riduzione del cuneo fiscale e del costo del lavoro, più che dell’Iva. Non ci sarebbero le risorse per intervenire su entrambe le linee. I due partiti, per una volta d’accordo, preferirebbero incentivare il lavoro con la riforma dell’Irpef. Secondo i due volti della sinistra un abbassamento, tra l’altro temporaneo, dell’Iva non avrebbe alcun effetto sull’aumento dei consumi.
Le premesse per la ripresa dell’Italia ci sono tutte. Gli Stati Generali dell’economia si sono conclusi, ma comincia adesso una settimana “decisiva” come l’ha definita lo stesso premier Conte.