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M5s: che succede? Dalle parole di Di Battista ai soldi dal Venezuela

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Questa mattina il Movimento 5 Stelle (M5s) si è svegliato tra le bufere. Dopo le dichiarazioni di Di Battista e lo scontro con Grillo su un’assemblea del M5s, il quotidiano spagnolo Abc ha pubblicato un’inchiesta secondo cui il governo venezuelano di Hugo Chàvez avrebbe finanziato il Movimento nel 2010. L’invio di una valigia contenente 3,5 milioni di euro al Consolato venezuelano a Milano sarebbe stato autorizzato da Nicolàs Maduro, attuale presidente e allora ministro degli Esteri. Il destinatario sarebbe stato proprio Gianroberto Casaleggio, fondatore del M5s insieme a Beppe Grillo.

Il quotidiano spagnolo pubblica la foto del documento bollato come “segreto” del ministero della Difesa che attesta l’invio della somma in “maniera sicura e segreta”. Come si legge “il denaro è destinato per intero ad un cittadino italiano di nome Gianroberto Casaleggio, che è il promotore di un movimento di sinistra, rivoluzionario e anticapitalista in Italia”.

Alla fine del documento si legge poi un invito a non rivelare le informazioni sulla questione, perché “questo potrebbe tradursi in un problema diplomatico per entrambi i paesi”. L’ambasciata venezuelana in Italia ha già smentito le rivelazioni del quotidiano spagnolo. E anche il figlio del fondatore, Davide Casaleggio, ha smentito la vicenda: “Tutto totalmente falso, è una fake news uscita più volte”.

Il Movimento 5 Stelle era già al centro di alcune polemiche dopo le dichiarazioni di Alessandro Di Battista, tornato in tv dopo una lunga assenza. Il volto noto del M5s, insieme a Di Maio, durante l’intervista su Rai Tre non le manda a dire. Commentando i sondaggi che vedrebbero bene un partito di Conte o una sua guida del M5s, Di Battista ha affermato che il premier dovrebbe iscriversi e candidarsi se vuole assumere la leadership del Movimento.

“Il M5s deve organizzare un congresso, un’assemblea costituente. Chiedo formalmente il prima possibile un’assemblea in cui tutte le anime possano costruire una loro agenda e vedremo chi vincerà”. In tanti hanno letto queste parole come una sfida aperta alla leadership del premier Conte e alla tenuta del governo. E proprio queste parole – che aprirebbero una spaccatura nel M5snon sono state apprezzate da Beppe Grillo. Anche se Di Battista ha più volte sottolineato il suo sostegno al governo e ad un M5s forte.

Come se non bastasse, l’inchiesta di Abc rischia di scuotere ulteriormente il Movimento. È proprio vero che la storia si ripete. Di finanziamenti illeciti ai partiti si parla – infatti – tristemente spesso. Senza differenze tra sinistra, destra e chi si ripropone di andare oltre questa vecchia dicotomia.

 

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Crediti foto: LaPresse