Attualità
La UE riapre i confini a partire dal 1 luglio. Ecco le decisioni dei singoli Paesi
L’Unione Europea ha annunciato la graduale riapertura dei suoi confini a partire dal primo luglio. A comunicarlo è l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’UE, Josep Borrell. Molti Stati-membri hanno già iniziato a riaprire le frontiere interne ed entro giugno tutti dovrebbero aver ripristinato una normale circolazione. A quel punto potrà avvenire la riapertura delle frontiere esterne dell’UE.
L’allentamento delle misure di chiusura potrebbe contribuire a ravvivare l’economia. Le decisioni sulla gestione delle frontiere spettano – infatti – ai singoli Stati e la Commissione europea può solo limitarsi a spingere per una coordinazione comune, al fine di non svantaggiare nessuno. I principi indicati da Bruxelles per la ripresa della libera circolazione sono la trasparenza sui dati epidemiologici, la non discriminazione e il coordinamento. Intanto, ogni Paese ha attuato una sua strategia per la riapertura dei confini, ecco le decisioni di alcuni.
Austria – L’Austria riaprirà i confini con l’Italia dal 16 giugno, anche se i viaggi in Lombardia rimangono sconsigliati con un “invito alla cautela”. Mentre, restano chiuse le frontiere con Svezia, Regno Unito, Spagna e Portogallo.
Belgio – Dal 15 giugno il Belgio riprenderà i viaggi all’interno dello spazio Schengen.
Croazia – I confini della Croazia sono già aperti e non sono previste misure di isolamento per chi accede al Paese. Il governo ha stilato una lista di dieci paesi che possono entrare liberamente. L’Italia non è tra quelli, ma il turismo è incluso nella motivazione di “comprovata ragione economica” che serve per entrare.
Danimarca – Dal 15 giugno le frontiere della Danimarca saranno aperte soltanto per chi proviene da Germania, Norvegia e Islanda.
Francia – I confini francesi non sono mai stati completamene chiusi e i controlli saranno allentati a partire dal 15 giugno.
Germania – La Germania ha previsto la riapertura dei suoi confini per tutti i paesi dell’Ue e dell’area Schengen. Sono, dunque, inclusi Regno Unito, Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda.
Grecia – Da lunedì i confini greci saranno aperti anche agli italiani ed entro la fine del mese verrà rimosso qualsiasi obbligo di isolamento dopo l’arrivo.
Norvegia – La Norvegia riaprirà i confini agli altri paesi scandinavi (Danimarca e Finlandia), ma non alla Svezia che registra ancora un tasso di contagi più alto rispetto agli altri due.
Polonia – A partire dal 13 giugno le misure di ingresso nel Paese saranno allentate, ma resta in vigore l’obbligo di osservare un periodo di isolamento una volta entrati.
Regno Unito – Il premier Boris Johnson aveva invitato gli italiani a tornare, ma per chiunque entri nel Paese dall’estero dall’8 al 29 giugno rimane in vigore l’obbligo di quarantena per due settimane.
Repubblica Ceca – Il governo ha deciso per un ripristino graduale. La circolazione è libera per chi entra da Germania, Austria e Slovacchia. Dal 15 giugno è prevista, invece, una riapertura totale.
Slovenia – I confini della Slovenia sono aperti per l’Ungheria, ma rimangono in vigore delle restrizioni per molti paesi, tra cui l’Italia.
Spagna – La Spagna aveva stimato una riapertura dei confini interni a partire dal primo luglio, ma il governo ha deciso di anticipare la data al 22 giugno senza limitazioni con Francia e Portogallo.
Svizzera – Il governo svizzero ha annunciato il ripristino della libera circolazione a partire dal 15 giugno per tutti, senza limitazioni.
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sta lavorando per negoziare delle riaperture giuste anche con l’Italia con visite a Berlino, Lubiana e Atene. “Dopo Germania, Francia, Grecia e Svizzera, oggi anche l’Austria ha annunciato che riaprirà i suoi confini verso l’Italia” scriveva ieri il ministro su Facebook, ringraziando Vienna per la scelta “di buon senso”.
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Crediti foto: LaPresse