Attualità
Oggi è il Blackout Tuesday: la musica americana si ferma dopo la morte di George Floyd
Anche la musica scende in campo per protestare contro la morte di George Floyd, l’uomo afroamericano di 46 anni ucciso da un ufficiale della polizia di Minneapolis che è diventato in queste ore il simbolo del razzismo contro i neri mai estirpato veramente in America. Il caso della morte di Floyd sta scatenando la rabbia dei cittadini americani, che da giorni stanno mettendo a ferro e fuoco le strade e le piazze di Minneapolis e di altre città lungo il Paese. Oggi, martedì 2 giugno, l’industria musicale ha organizzato il Blackout Tuesday, giornata in cui tutto il settore della musica e gli artisti si fermeranno per dire NO al razzismo.
Aziende musicali e artisti hanno chiesto a tutti di prendersi questa giornata “per disconnettersi dal lavoro e per riconnettersi con la propria comunità”. “Come guardiani della cultura, è nostra responsabilità non solo riunirci per celebrare le vittorie, ma anche sostenerci l’un l’altro durante le sconfitte”, si legge in una dichiarazione condivisa online e che sta girando in rete in queste ore.
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Tra chi ha aderito all’iniziativa e ha condiviso il messaggio ci sono Ebro Darden di Apple Music, Atlantic Records, Sony, Capitol Records, 2K Management, Empire e altri. Anche molte etichette – tra le quali Columbia, Def Jam, Atlantic, Interscope, Warner e Virgin – hanno aderito all’iniziativa. Interscope Geffen A&M ha anche aggiunto che non lancerà nuova musica la settimana del 1° giugno.
Anche Beyoncé ha aderito alla campagna di sensibilizzazione contro il razzismo e dal 29 maggio scorso ha divulgato sui social un video su Instagram sollecitando i suoi follower a firmare le petizioni che aiutano a cercare giustizia. Diverse star della musica americana stanno inoltre donando per aiutare a pagare la cauzione per i manifestanti che sono stati arrestati durante le manifestazioni negli Stati Uniti. John Legend e Chrissy Teigen hanno donato 200.000 dollari, Bon Iver ha donato 30.000 dollari al George Floyd Memorial Fund.
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Crediti foto: Facebook/JohnLegend