Attualità
Lutto in casa Rai: è morto Sandro Petrone, storico giornalista del Tg2 e cantautore
È morto all’età di 66 anni il giornalista Sandro Petrone, storico volto Rai noto per essere stato per diversi anni conduttore e inviato del Tg2.
Nato a Napoli il 2 febbraio del 1954, Sandro Petrone iniziò a lavorare in Rai nel 1979, prima in radio e poi come inviato del telegiornale. Nel 1997 arriva la conduzione del Tg2, edizione delle 13.00, che porterà avanti fino al 2012 e che lo renderà uno dei volti più popolari del secondo canale. Come inviato ha seguito e raccontato alcuni degli avvenimenti più importanti degli ultimi decenni, come l’attentato a Giovanni Paolo II e quello alle Torri Gemelle.
Da anni combatteva contro il cancro ai polmoni, affidandosi a cure sperimentali e rendendo pubblico il suo stato di salute. Nel 2018 ne ha parlato anche a La Vita in Diretta in una bella intervista di Tiberio Timperi, dove ha raccontato anche della sua attività musicale.
Sandro Petrone e la passione per la musica: l’album “Solo fumo” e l’ultima canzone inviata agli amici prima di morire
Oltre al giornalismo, che l’ha portato anche ad insegnare all’università La Sapienza di Roma, Petrone aveva un’altra grande passione; quella per la musica, soprattutto il blues. Nella sua vita ha collaborato con diversi artisti napoletani, suoi conterranei, come Edoardo Bennato a Pino Daniele, e pubblicato diverse opere.
Nel 2018 era tornato a scrivere e comporre, pubblicando quello che può essere definito un concept album: “Solo fumo”, una raccolta di “nove quadri di vita”, come li ha definiti lui stesso, che riportano il giornalista alla gioventù con l’attività di cantautore; come nella Napoli della Vesuvawe.
Anche prima di lasciarci ha continuato a scrivere canzoni. L’ultima è stata inviata attraverso WhatsApp agli amici. “Gioia che danza tra nuvole alate”, sono le ultime parole del brano suonato al pianoforte.
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