Attualità
Bruxelles: previsioni economiche in Italia, in Europa e nel mondo
Questa mattina il commissario europeo per gli Affari Economici Paolo Gentiloni ha esposto le previsioni di primavera sull’economia europea. Come annunciato, non sono emerse buone notizie. “Il dilagare del Coronavirus porterà alla più profonda recessione economica della storia dell’Unione Europea” ha detto il commissario. Una crisi, dunque, più profonda di quella finanziaria che colpì l’Europa di dieci anni fa.
I valori esposti da Gentiloni in conferenza stampa a Bruxelles mostrano una contrazione della crescita del 7,7% nell’Eurozona (insieme dei paesi che hanno adottato l’euro) e del 7,4% nell’intera Unione Europea. Nel 2009, durante la crisi economica, il Pil si era contratto del 4,5% nell’area euro e di 4,3% nell’UE. Anche se non abbastanza per colmare la perdita, a questa stima potrebbe seguire una ripresa dell’economia maggiore del 6%, soprattutto nel prossimo anno.
“Una crisi comune ma che implica conseguenze economiche diverse” ha sottolineato Gentiloni. Gli stati colpiti non partivano – infatti – da uno stesso punto di partenza. Il settore dei servizi è il più colpito dall’emergenza, mentre manifattura e costruzioni hanno risentito meno degli effetti della pandemia. Anche le borse ed il mercato di titoli azionari ed obbligazionari sono stati messi a dura prova dal dilagare del Covid-19, registrando il massimo numero di vendite del secolo proprio a marzo.
Disoccupazione
La pandemia ha colpito i paesi dell’UE in maniera differente, dunque la situazione di alcuni appare più compromessa di altri. La disoccupazione potrebbe aumentare dal 6,7% del 2019 al 9% del 2020. Ma le politiche in atto a livello nazionale ed europeo dovrebbero contenere il dato e favorire la stabilizzazione al 7,9% nel 2021. Tuttavia, quello che il tasso di disoccupazione potrebbe non rivelare è la riduzione delle ore lavorate. Ci si aspetta, infatti, la diminuzione delle ore di lavoro, oltre ad un aumento della disoccupazione. Soprattutto nei paesi dove il lavoro part-time è una realtà consolidata.
In Italia
Tra i paesi più grandi dell’Unione Europea, l’Italia è stata colpita prima degli altri e in maniera più forte. Ciò potrebbe comportare una contrazione dell’economia italiana del 9,5% e il recupero potrebbe richiedere tempi più lunghi. Anche se dei segnali forti di ripresa potrebbero essere visibili già nella seconda metà del 2020. Oltre all’Italia, anche Grecia, Francia, Spagna e Croazia rientrano tra i paesi più a rischio recessione. Rispondendo ad una domanda, Gentiloni è tornato poi a parlare del Mes come un’opportunità per gli Stati membri, e per alcuni più di altri. “Come sappiamo in Italia è in corso un dibattito, ma non spetta alla Commissione esprimersi” queste le parole di Gentiloni. La Commissione Europea, infatti, è l’unica istituzione dell’Unione Europea i cui funzionari (i commissari) non hanno legami con la nazione di provenienza, ma lavorano per il bene dell’intera comunità.
Nel mondo
La situazione generale dovrebbe riprendersi già con l’allentamento delle misure restrittive e il ritorno a lavoro. Ma a seguito delle misure necessarie a sostegno di lavoratori, imprese e delle proprie economie, ogni Stato vedrà un peggioramento dei conti pubblici. Secondo le previsioni economiche, la pandemia non produrrà effetti negativi solo sull’Europa, ma su tutto il pianeta. L’economia globale ha subito uno shock e il Pil mondiale potrebbe perdere fino al 3%, più che durante la crisi economica. Per poi registrare un +5% nel 2021.
Ogni crisi implica una tendenza alla chiusura e all’implementazione di politiche autarchiche. Basti pensare alla crisi del 1929. E come accennato dal commissario Gentiloni nella conclusione della sua esposizione, anche in questo caso la pandemia potrebbe portare a conseguenze più drastiche per il libero mercato, come il protezionismo. Volendo concludere dando un’impronta positiva, Gentiloni ha poi citato gli “enormi sforzi” messi in atto dalla Commissione Europea, insieme al Consiglio e ad alcuni stati membri con l’avvio della campagna “World against Covid-19”. Senza considerare i rischi di una continua diffusione del virus, trovare una cura potrebbe – infatti – contribuire a tornare presto alla normalità.
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Crediti foto: LaPresse