Il sindaco di Riccione fa guerra alla Regione: “Spiagge chiuse? E io le apro, voglio vedere se impugnano l’ordinanza”

Chi già pregustava bagno e passeggiata sulle spiagge della riviera romagnola dal 4 maggio è rimasto deluso. Il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini è stato perentorio. Anche dal 4 maggio, divieto di accesso alla spiaggia.

Ma se qualche sindaco rivierasco ha fatto buon viso a cattivo gioco e ha accettato l’annuncio fatto dall’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini (“riaprire la spiaggia dal 4 maggio potrebbe causare assembramenti con il rischio di un nuovo aumento dei contagi”), chi ha fatto muro e da subito è stato il primo cittadino di Riccione Renata Tosi, che ha ‘sparato’ a zero sulla Regione. “Tenere chiusa la spiaggia dopo il 4 maggio è una follia che uccide il faticoso cammino intrapreso dalla Romagna per ridare speranza al trismo. Tenere chiusa la spiaggia è un controsenso per la salute dei cittadini: se possono camminare nei parchi non si capisce perché non possano farlo in riva al mare dove respirano aria pulita?“.

E se la decisone è “anche un grave danno di immagine a quel poco di stagione turistica che stiamo faticosamente cercando di ricostruire”, l’intenzione del sindaco di Riccione non è certo quella di restarsene con le mani in mano, affidandosi ad un solo sfogo verbale.

“Nelle prossime ore firmerò un’ordinanza che consente l’accesso in spiaggia, sulla base di quanto già stabilito dal governo. Voglio vedere se qualcuno la impugna…”. Contando, ha aggiunto il primo cittadino sul proprio profilo Facebook, anche sull’apporto dei riccionesi. “Ritengo i miei cittadini persone responsabili che in questo lungo periodo di lockdown hanno fatto il loro dovere e che oggi meritano rispetto e quindi, permettere loro di passeggiare con il distanziamento sociale o con la mascherina, nel parco, come in viale Ceccarini, in viale Dante o al mare è per me la stessa cosa”.

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Foto: facebook.com/renata.tosi.5