Mei/Indipendenti
Mei, Rubrica. FRAMMENTI DI UN DISCORSO MUSICALE. Vacchino sposta Sanremo
Puntata Numero 23
Di Giordano Sangiorgi
In questi giorni di Coronavirus ne succedono naturalmente di tutti i colori. Purtroppo molte anche molto gravi. Ma non e’ compito di questa rubrica occuparsene, ci pensera’ la magistratura. Per quanto riguarda invece la musica c’è la stupefacente dichiarazione di Walter Vacchino, padrone dei muri e gestore durante l’anno della programmazione cinematografica e teatrale del Teatro Ariston di Sanremo, che testualmente dichiara “Se la data di inizio febbraio non permetterà di fare un Festival di Sanremo con le luci, i lustrini e tutto il resto d’ordinanza, allora può essere che si pensi di spostarlo in avanti di uno o due mesi”. Ad avvisare il pubblico, a mezzo stampa, e’ proprio lui, Walter Vacchino, quello a cui la Rai paga il canone d’affitto per poter svolgere il Festival di Sanremo. Si, avete capito bene: a decidere come e quando si farà il Festival di Sanremo 2021 non e’ la Rai, non e’ la Regione Liguria, non e’ il Comune di Sanremo, non e’ Amadeus, non sono i discografici e i cantanti, no. E’ il simpatico e dinamico Walter Vacchino che in questo clima di “vacanza di potere” con tutta la gente tappata in casa ha pensato bene di diventare lui l’organizzatore ufficiale delle date del prossimo Festival di Sanremo. Amadeus, permettendo (che pare tornera’ dopo il grande successo dell’ultimo anno pre-coronavirus per fare così anche il primo anno del post corona virus). Aspettiamo da Vacchino di sapere anche quando si potra’ fare la prossima Milano-Sanremo. Sempre all’Ariston, come tappa finale ovviamente. Che tra l’altro meriterebbe di essere intitolato a Domenico Modugno. Scherziamo, naturalmente.
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Crediti foto: LaPresse