Attualità
Azzolina: “Lontana la possibilità di riaprire a Maggio. In pagella anche i 4 e i 5 se meritati”
La riapertura delle scuole a Maggio, secondo il Ministro Lucia Azzolina, è un’ipotesi ad oggi alquanto distante, a differenza di quanto stia accadendo in Germania e probabilmente in Francia, poiché non ci sono le condizioni sanitarie per affrontare un assemblaggio degli oltre 8 milioni degli studenti italiani.
Tutti promossi, ma con voti reali: fioccheranno i 4 e i 5, ma anche gli 8, laddove meritati. Al momento, la Commissione che si occuperà nel dettaglio di come sarà la ripartenza dell’anno scolastico, si sta formando e vedrà a capo l’ex assessore alla scuola dell’Emilia Romagna Patrizio Bianchi. Nessuna mascherina sugli studenti, quindi, si adotterà un metodo misto con la didattica online ed i Professori non faranno i doppi turni. Ma andiamo a vedere, secondo Il Corriere, quello che si presenterà a Settembre negli Istituti.
Si può immaginare di anticipare a maggio la riapertura delle scuole?
«Il governo a giorni prenderà una decisione. Ma con l’attuale situazione sanitaria ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti»
Riaprire dove il virus non c’è quasi più? O mandare in classe i maturandi?
«Scegliere di seguire un principio di cautela, come consigliato dalla comunità scientifica, è una decisione molto politica. E non affatto scontata. Solo ieri ci sono stati altri 525 morti. Non cancelliamo gli sforzi fatti finora».
Come fanno i genitori a tornare al lavoro, è possibile un servizio nelle materne?
«I bambini più piccoli sono quelli più a rischio. Ma aiuteremo le famiglie con un’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter».
Tutti promossi, è scritto nel decreto scuola. Ma ci saranno i 5 e i 4 in pagella?
«Se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5. La didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate».
Per la Maturità esclude che il colloquio si svolga a scuola? Non è un rischio un esame online, mai sperimentato?
«Ricevo lettere di studenti che mi chiedono un esame in presenza: sarebbe auspicabile, vedremo se si potrà. Escludo l’ipotesi mista: studenti a scuola e professori a casa».
Perché non si può prolungare la scuola in estate?
«Perché la scuola ha chiuso ma non si è mai fermata. Significherebbe non riconoscere il lavoro di queste settimane. E l’Italia ha già uno dei calendari più lunghi d’Europa».
Settembre: per la ripresa ha istituito una commissione, che cosa farà?
«Sarà guidata da Patrizio Bianchi. Lavoriamo per la riapertura ma anche per la scuola che dovrà nascere da questa emergenza. Serve un grande progetto di innovazione».
Si ricomincia il primo settembre, anche se alcune regioni sono contrarie? Cominciano solo gli insufficienti o tutti gli studenti?
«Dedicheremo le prime settimane al lavoro per chi è rimasto indietro o ha avuto insufficienze. Ma non abbiamo stabilito le date, lo faremo insieme alle Regioni».
Come pensa di avere tutti i professori in cattedra a settembre? C’è un concorso che rischia di non farsi…
«I concorsi si faranno. È l’unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre».
A settembre ci saranno i doppi turni?
«Stiamo valutando tante soluzioni. Sono contraria all’idea di raddoppiare l’orario del personale scolastico. Smettiamo di pensare che un docente lavori solo 18, 24 o 25 ore alla settimana».
Allora ci sarà una soluzione mista, un po’ a scuola e un po’ didattica online?
«Se sarà necessaria la didattica a distanza, ci faremo trovare pronti. Oltre ai fondi già stanziati arriveranno presto altri 80 milioni».
Lei immagina studenti in classe con la mascherina?
«Non mi piace l’idea di studenti con la mascherina a scuola. E come si fa a chiedere ad un bambino di rispettare la distanza di sicurezza?»
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Crediti foto: LaPresse