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Il coronavirus si porta via Luis Sepulveda: morto a Oviedo l’autore de “La gabbianella e il gatto”
Era ricoverato a Oviedo da un paio di settimane, Luis Sepulveda e non ce l’ha fatta a resistere all’assalto del coronavirus. Settant’anni, cileno di Ovalle, Sepuilveda era apparso nella scena letteraria mondiale alla fine degli anni ’80 con il suo primo romanzo, “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, uscito per la prima volta in Spagna nel 1989 e in Italia nel 1993.
Soprattutto in Italia Sepulveda raggiunse l’apice del successo con “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, pubblicato nel 1996 e da cui è stato tratto un film di animazione che riscosse grande consenso di pubblico e di critica.
Nella prima parte della sua vita fece parte del Partito Socialista e della guardia personale del presidente cileno Salvador Allende, il Grupo de Amigos Personales (GAP). A seguito del colpo di Stato militare di Pinochet, Sepúlveda, che si trovava nel palazzo presidenziale (dove morì Allende), venne arrestato e torturato. Lasciò il Cile nel 1977.
Scrittore, sceneggiatore e regista, residente in Spagna dal 1997, aveva contratto il virus dopo essere stato presente al festival letterario Correntes d’Éscritas, a Póvoa de Varzim, in Portogallo. Oltre 20 i libri pubblicati dallo scrittore di origini cilene.
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