Seguici su

Attualità

Coronavirus, bonus 600 euro: come richiederlo all’Inps (nonostante gli errori del sito)

Pubblicato

il

Da ieri 1 aprile c’è la possibilità di fare domanda all’Inps per ottenere il bonus 600 euro che il Governo, con il decreto Cura Italia, ha messo a disposizione dei lavoratori autonomi che abbiano subito riduzione o cessazione della propria attività a causa dell’emergenza Coronavirus. Le domande possono essere inoltrate all’Inps e alle casse previdenziali private professionali anche attraverso un PIN semplificato.

Stando ai dati forniti dall’Istituto previdenziale, ieri c’è sono state inviate una media di cento domande al secondo all’Inps per il bonus 600 euro, per un totale di circa trecentomila domande dall’una di notte alle 8,30, tanto che nella mattinata di ieri si sono verificati problemi con il sistema informatico dell’istituto e sono arrivate numerose segnalazioni da parte degli utenti. Oltre a chi non è riuscito ad avere accesso al sito, ci sono stati professionisti che inserendo le proprie credenziali si sono trovati nell’area riservata di altri iscritti all’istituto previdenziale. Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha spiegato che sarà possibile inviare le domande anche nei giorni prossimi, senza urgenza.

Ma vediamo a chi spetta il bonus e come fare per ottenerlo.

 

Bonus 600 euro, a chi spetta

L’indennità da 600 euro per il mese di marzo 2020 è destinata, con stanziamento di 203,4 milioni di euro, a:

  • liberi professionisti che sono titolari di partita Iva al 23 febbraio, non titolari di pensione o iscritti ad altre forme di previdenza
  • lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attiva al 23 febbraio, non titolari di pensione o iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.

Nel limite di 2.160 milioni di euro, il bonus è erogato a:

  • Commercianti
  • Artigiani
  • Coadiutori diretti
  • Coltivatori diretti, mezzadri e coloni.

I fondi previsti sono di 103,8 milioni di euro per:

  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, nel caso in cui abbiano chiuso il rapporto di lavoro non per loro volontà tra il primo gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 e non siano dipendenti al 17 marzo 2020, né titolari di pensioni.

PIN semplificato Inps, che cos’è e come ottenerlo

 

Nel caso qualcuno non avesse il Pin Inps, l’istituto, come anticipato nei giorni scorsi dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, ha annunciato la possibilità di utilizzare per inoltrare le richieste il Pin semplificato. Si tratta nient’altro che delle prime otto cifre del Pin Inps, che si possono ottenere in modo molto più veloce e si possono utilizzare subito data la circostanza d’emergenza.

Inps ha precisato che si può richiedere il Pin semplificato attraverso il proprio sito usando il servizio “richiesta Pin” (disponibile qui), oppure tramite il Contact center, raggiungibile da rete fissa (803 164), telefonia mobile (06 164 164) e internet (Voip e Skype). Si riceverà via email o messaggio sul proprio smartphone le prime otto cifre del Pin (quindi il cosiddetto Pin semplificato) che potranno subito essere usate per autenticarsi sul sito Inps e inviare la domanda unicamente per le prestazioni legate al decreto Cura Italia.

Nel caso ci fossero disguidi e non si ricevesse entro dodici ore le otto cifre del Pin, bisogna chiamare il Contact center.

Nuovo sito Inps dal primo aprile 2020

Alla luce del picco di traffico e dei problemi di privacy (data breach) registrati ieri sul sito, l’Inps ha rimesso online il proprio sito con una veste semplificata, dove immediatamente risultano accessibili a chiunque digiti www.inps.it le tre nuove misure: indennità 600 euro, bonus baby sitter e congedi Covid-19. Con un clic sul tasto Home è possibile accedere alla vecchio home page.

Sito Inps, orari di apertura dopo i problemi tecnici

Il primo aprile pomeriggio Inps aveva messo il sito offline (“Al fine di consentire una migliore e più efficace canalizzazione delle richieste di servizio, il sito è temporaneamente non disponibile. Si assicura che tutti gli aventi diritto potranno utilmente presentare la domanda per l’ottenimento delle prestazioni”). Ora l’Istituto ha comunicato che da oggi 2 aprile l’accesso ai cittadini sarà disponibile dalle ore 16; per patronati e consulenti dalle ore 8 alle ore 16.

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra PAGINA OA PLUS

Clicca qui per iscriverti al nostro GRUPPO OA PLUS

Crediti foto: LaPresse