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Musica italiana

MEI. Tōru attraversa il passato per raccontarci cosa c’è “Domani”

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Ci sono due modi di affrontare la musica, oggi: cercare di inseguire i trend e suonare “attuali” nel tentativo di essere immediatamente piazzabili sul mercato; oppure seguire la propria dimensione artistica, non curandosi di quanto “giusto” debba suonare il disco, e magari creare quei “trend” di cui sopra. E benché entrambi gli approcci siano giusti ed accettabili, ho sempre preferito il secondo.

Tōru (nome d’arte di Elia Vitarelli) non cade nel tranello del pop. “Domani” è il suo primo disco solista – dopo l’esperienza con I fiori di Hiroshima – ed è uscito il 28 febbraio per Pulp Dischi. E invece di inseguire il canto delle sirene dell’itpop, o la follia dei singoli e delle playlist Spotify, preferisce raccontare qualcosa sparpagliato nelle dieci tracce dell’album, come se ognuna delle canzoni si poggiasse sull’altra in un gioco di incastri, più o meno cosciente.

Le dieci canzoni, brevi come i loro titoli, hanno ognuna un preciso mood, perle di una collana unite dal sottile filo della necessità di comunicare, di andare avanti, di immaginarsi – appunto – un “domani”. Questo fa di “Domani” un disco piacevole da ascoltare nella sua interezza, seppure non tutti gli episodi riescano a mantenere alta la concentrazione (i rilassati brani centrali peccano in variazioni melodiche).

In “Domani”, però, c’è tanto della storia musicale, con i suoi richiami ai favolosi ‘60s, così come alla scuola italiana degli anni ’90, lasciando agli strumenti la libertà di esprimersi, di dialogare, dando aria alle corde del pianoforte o della chitarra, che riempiono con i loro riverberi lo spazio della stanza.

Una sottile vena psichedelica vena psichedelica serpeggia nei brani, negli eco della voce, nell’utilizzo dell’organo elettrico, tutto sintetizzato alla perfezione in “Lady Paranoia”, che col suo andamento di valzer in ¾ riassume al meglio la voglia di sperimentare di Tōru con i suoni del passato e con le parole del presente.

Una prova d’autore interessante e coraggiosa, più interessata ad esprimere una propria necessità che accontentare i capricci di un pubblico sempre più disattento. Che sia un pregio o un difetto, lo sapremo soltanto domani.

VOTO: 7/10

AGGETTIVO: SOGNANTE

TRACKLIST:

  1. Soli
  2. Rimini
  3. Lady Paranoia
  4. A testa bassa
  5. Stanza
  6. Rebus
  7. L’aquilone
  8. Il vento
  9. Nello spazio
  10. Domani

ALBUM: DOMANI

ARTISTA: TōRU

ANNO: 2020

ETICHETTA: PULP DISCHI

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