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Coronavirus, dalla Wasp di Massa Lombarda arrivano mascherine e caschi in 3D anti Covid-19

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In questi tempi di emergenza Coronavirus, ci sono aziende che hanno deciso di mettere le proprie capacità al servizio della comunità per contrastare l’epidemia.

L’azienda Wasp di Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, ha deciso di convertire la propria produzione nel settore Ricerca e Sviluppo per progettare e realizzare strumenti ad hoc, sviluppati tramite stampa 3D, utili a garantire la salute sui luoghi di lavoro in questo periodo di emergenza sanitaria. Si tratta principalmente di mascherine e caschi di protezione, tanto necessari quanto spesso introvabili in questi giorni.

Mascherina con filtro intercambiabile “MY FACE MASK”

La Wasp ha sviluppato un processo che, partendo dalla scansione 3D del volto, consente di realizzare e personalizzare una mascherina su misura per ogni operatore. Il materiale utilizzato è PCL (policaprolactone). “Si tratta di un biomateriale che può rimanere a contatto con la pelle – spiega l’azienda -. Le mascherine sono state stampate con Delta WASP 4070. Dopo aver disegnato un modello base che segue i lineamenti come una seconda pelle, il nostro obiettivo era rendere la mascherina perfettamente ergonomica, risultato che abbiamo ottenuto con Blender“. La mascherina può essere disinfettata e utilizzata più volte, mentre nella parte centrale va inserito un filtro intercambiabile. Occorrono circa quattro ore di stampa per realizzare una mascherina aderente al volto, evitando così le irritazioni e i disturbi causati dal lungo utilizzo.

WASP ha deciso di rilasciare il progetto in open source. “Sul nostro sito sono disponibili le istruzioni e i file.stl per il download. Abbiamo scelto di pubblicare la fotogrammetria come metodo di scansione poiché è il più semplice e può essere eseguito con un cellulare. Eventualmente può essere utilizzato anche uno scanner manuale”. 

Ecco il video disponibile su YouTube:

 

 

Casco di protezione da micro gocce con ventilazione e filtro integrato “MY SPACE”

L’altra creazione della Wasp è un casco protettivo climatizzato, areato e in grado di tenere al riparo da qualsiasi virus. “E’ un casco protettivo a pressione positiva – spiegano alla Wasp -. Si chiama My Space ed è il risultato di pochi giorni di sperimentazione che ci ha consentito di passare, grazie alla fabbricazione digitale, dal prototipo alla prima produzione per uso interno”.

Potersi avvicinare senza il timore di essere contagiati è uno dei bisogni più impellenti in questo periodo. Il casco è realizzato in materiale plastico leggero e trasparente, è facile da indossare e crea uno spazio personale protetto. Naso, bocca, occhi, orecchie, tutto è racchiuso in un involucro pressurizzato e all’interno si prova una sensazione di protezione, senza la limitazione della capacità respiratoria provocata dalle mascherine. L’aria fresca e pulita viene dall’alto, mentre in corrispondenza delle orecchie piccoli fori consentono l’ingresso del suono. I fori sono protetti da un flusso d’aria in uscita e volendo possono essere chiusi. Una batteria alimenta la ventola per diverse ore. Attualmente i primi cinque caschi sono pronti. Si tratta di dispositivi non certificati che WASP testerà internamente per valutarne pregi e difetti e darli successivamente in prova a chi opera in prima linea. Anche in questo caso le istruzioni per la produzione in serie saranno a disposizione sul sito dell’azienda.

 

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