Musica
“Calandra” degli Amanita è l’album per chiudersi a casa
Gli Amanita pubblicano “Calandra”. Il loro secondo album jazz, dopo “Gente a Sud” del 2012.
È disponibile da oggi, martedì 24 marzo 2020, in copia fisica e sulle più importanti piattaforme digitali, “Calandra”. È il nuovo album firmato Amanita, intraprendente trio calabrese formato da Raul Gagliardi (chitarra), Carlo Cimino (contrabbasso, basso e tastiere) e Maurizio Mirabelli (batteria).
Uscito per l’etichetta indipendente Manitù Records, il disco ha una chiara impronta contemporary jazz. La tracklist è composta da sette composizioni originali scaturite dalla fervida creatività di Gagliardi. La sequenza di brani è un mix di ricordi e immagini. I brani “Wriland” e “Windrush” sono luoghi immaginari, “Vecchi tempi” sono i ricordi delle persone e i luoghi dell’adolescenza, “Metrò” è una finestra sul mondo, mentre la title track è l’ora del primo pomeriggio in estate. L’autore la spiega così: «“Calandra” può essere tradotta in canicola. È il caldo forte dei pomeriggi d’estate quando la gente non può uscire di casa e cerca ogni alito di vento per arrivare alla sera. Insomma una sensazione che noi italiani conosciamo bene». Una musica, dunque, nata per chiudersi a casa e che ora, in questi giorni di isolamento domestico per Coronavirus, è particolarmente indicata.
“Calandra” è un album che brilla in particolar modo per la ricerca, tanto elogiabile quanto ambiziosa, di una personale identità stilistica e comunicativa, volta a un’immediata riconoscibilità. Il jazz degli Amanita è contaminato e corroborato da preziosismi armonici e architetture ritmiche dal suono vagamente mediterraneo, a tratti rock. L’album è anche disponibile nell’edizione con una bonus track: la cover di “Message in a bottle” autografata da Sting.
Il precedente lavoro, “Gente al sud”, risale al 2012 ed è stato il loro debutto discografico, su etichetta Zone di Musica, da cui è partita la loro attività concertistica. Raul Gagliardi si è poi trasferito a Londra, nel 2015. « Carlo e Maurizio vivono a Cosenza. – spiega il musicista – Questo ha fatto sì che per ragioni di distanza soprattutto all’inizio abbiamo allungato un po’ i tempi di realizzazione dell’album. In ogni caso abbiamo mantenuto sempre i rapporti e abbiamo continuato a suonare quando scendevo in Calabria».
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