Musica
Bresh, “Che io mi aiuti”: il pop trap ha un nuovo alfiere
Conosciuto per la vicinanza al collettivo genovese Wild Bandana, composto fra gli altri da Tedia e Izi, Bresh esordisce con un album che si inserisce a pieno titolo in un genere ancora in embrione come il pop trap.
Gettiamoci a pesce nell’album. Il singolo scelto per presentarlo è “No problem”, canzone manifesto di ottima qualità: testo conscious rap su base sfacciatamente it pop, la trap si fa sente nell’uso dell’autotune, nella scelta di un lessico ideologicamente giovane, nello frecciate lanciate ai concorrenti nel Trap Game. Nulla di eccezionale, Rkomi qui è più di un’influenza, ma il tutto è così gradevole da scorrere senza destare perplessità.
Il secondo singolo non poteva che essere un feat con il trapper milanese. Ottimo brano in pieno stile Rkomi, il testo è complesso quanto basta per un pubblico stanco degli stereotipi da gangsta de no altri e la base trap arricchita di un semplice giro di chitarra risulta subito riconoscibile. Anche qui nulla che faccia saltare dalla sedia, ma un brano godibile ottimo per i passaggi radiofonici.
Il feat con Tedua è sicuramente riuscito. Barre eccellenti, base lenta e dal retrogusto malinconico, “Parà” si discosta dall’ombra di Rkomi e si avvicina al sound tipico della Trap genovese. Sulla stessa onda si colloca “Girano” in feat con Izi, altro brano riuscitissimo.
Che altro aggiungere? Il disco è più che buono, anche se troppo vicino a quanto già fatto da Rkomi. Barre eccellenti, basi funzionali e mai scontate, giocate su un mood malinconico ed intimista che non risulta mai pesante. Quel che manca a questo debutto è solo il coraggio dell’originalità e un singolo spaccaclassifiche degno di questo nome, per il resto c’è tutto.
VOTO: 7/10
AGGETTIVO: consapevole
TRACKLIST
ALBUM: CHE IO MI AIUTI
ARTISTA: BRESH
ANNO: 2020
ETICHETTA: SONY
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