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MEI, Rubrica. MUSICA IN GIALLO. Sos cultura e spettacoli: per il 4 marzo Bologna pensa qualcosa di alternativo

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Di Roberta Giallo

SOS CULTURA E SPETTACOLI: PER IL 4 MARZO  BOLOGNA PENSA A QUALCOSA DI ALTERNATIVO, GRAZIE AL CARLINO, MOSTRA NOI, E BANCA BPER.

 

L’ho detto martedì scorso e mi duole ripeterlo, segno, ahimè, che nulla è cambiato.

Siamo in una situazione complicata, un po’ angosciante, fastidiosa, preoccupante.

E, soprattutto, non se ne vede la fine!

 

Il nostro paese, possiamo dirlo, è in crisi: è paralizzato.

E mentre viviamo dentro ad una specie di serie tv apocalittica e distopica, cercando informazioni/disinformazioni che possano “illuminarci”, ogni tanto, distogliendo la fissità del nostro sguardo dai nostri aggeggi infernali che ci connettono alla “rete”, ci chiediamo se tutto questo sia “vero per davvero” o frutto della mente di un sadico deus ex machina sconosciuto, che ci sta manovrando in una seduta ipnotica, dalla quale vorremmo svegliarci al più presto…

Allora, proviamo così, diamoci un bel pizzicotto: vi siete svegliati?

Se sì, potete smettere di leggere. Se invece “là fuori” l’immagine di questo mondo distopico e paralizzato non è mutata, potete continuare a leggermi.

 

Sia chiaro, non sono un medico, né uno scienziato, né un politico, quindi, a parte “affidarmi” e attenermi alle indicazioni date da chi appartiene alle categorie di cui sopra, non posso fare molto altro contro questo virus con la corona, che sta rendendo difficili le nostre giornate: lavarmi le mani, starnutire/tossire nell’incavo del gomito, lavarmi le mani, stare a distanza da chi tossisce o starnutisce, lavarmi le mani, evitare i luoghi affollati, i bus, la metro, lavarmi le mani, non baciare le persone quando voglio salutarle, lavarmi le mani, ingerire vitamina C/mangiare sano/ riposare bene  per non far abbassare le difese immunitarie, lavarmi le mani, non portare le mani alla bocca o al naso, lavarmi le mani… etc.

Insomma, lo sappiamo, no?

 

Mi sento, immagino, come la maggior parte di voi: impotente.

Mi dispiace per chi sta male, mi dispiace per chi vive isolato nelle zone rosse, mi dispiace per tutti coloro che stanno lavorando come dei forsennati e a ritmi assurdi negli ospedali, mi dispiace per i genitori in difficoltà, che non sanno a chi affidare i loro figli, trovandosi senza scuole aperte, mi dispiace per chi non può partire o chi non può tornare… insomma, mi dispiace. CI DISPIACE.

 

E questa IMPOTENZA condivisa e diffusa, agisce su più fronti. Ne cito un paio: quello sanitario e quello economico. Quello psicologico lo considero un sottoinsieme di quello sanitario e/o di quello economico, perché se uno di quei due “fronti non funziona” la psiche ne risente; anche se a volte la psiche stessa può “indispettirsi di sua iniziativa” indipendentemente da quei fronti e, a sua volta, influenzarli lei, per prima, diventando a quel punto, loro, un suo sottoinsieme. Andiamo avanti.

 

Sebbene giorno dopo giorno, io sperimenti sempre di più la portata della mia impotenza rispetto a questi eventi di portata mastodontica, sapendo di non poter agire direttamente contro questo “nemico”, posso però segnalare che il mondo dello spettacolo e della cultura, categoria alla quale tra l’altro appartengo per scelta, e prima ancora per necessità, insieme ad altre categorie meno protette, stanno gridando, “AIUTO”.

 

“Aiuto! Aiuto! Sos! Sos!”: tocca ripetere queste parole perché la situazione è gravissima e stanno già rimanendo “a casa”/senza lavoro un sacco di persone che fino a pochi giorni fa vivevano facendo/o organizzando spettacoli/eventi/mostre di ogni genere: dai teatri, ai cinema, ai locali… e vivevano ricaricando anche “la psiche” del proprio pubblico con il loro lavoro, perché diciamolo, la cultura è LINFA vitale per tutti, è nutrimento per la psiche, e dopo un po’ che si vive senza teatro, senza cinema, senza concerti, senza mostre…

 

“CHE SUCCEDE?”.

Questo non è  “il che succede” di Morgan rivolto a Bugo in una parentesi televisiva che può apparire, a seconda delle prospettive, una scena divertente o raccapricciante… ma sono io, siamo noi, che lo chiediamo alle istituzioni, ora, e non dentro una trasmissione televisiva nazional popolare…

 

Noi, adesso, dalle nostre case, divenute per alcuni quasi “celle”, chiediamo e ci chiediamo: che succede? Che si fa? Come ci ri-organizziamo? Quando ripartiamo? Chi ci sosterrà? Chi ci aiuterà? ed è chiaro, anche con delle risorse di tipo economico. Ricordo che non godiamo di molte “agevolazioni e supporti”, la nostra categoria è molto precaria-e-fragile, un po’ abbandonata a se stessa, e non è l’unica…

 

Ormai, è un dato di fatto: molti eventi sono stati annullati, altri rimandati, altri sospesi; e chissà per quanto tempo ancora questo “annullamento della cultura” dovrà procedere… non riesco ad immaginarlo, forse non voglio razionalmente immaginarlo.

 

Nella mia amata Bologna è saltata anche ogni manifestazione/iniziativa/spettacolo/(compreso il mio, previsto al Laboratorio San Filippo Neri) che il 4 marzo avrebbe dovuto ricordarci Lucio.

E questo, perdonate il mio attaccamento a questa giornata, “ci fa molto male”, nella misura in cui è una tradizione molto sentita, che oserei dire ricorda a Bologna “chi è”. E non esagero. Perché Bologna è cultura, è arte, è musica: e Lucio è tutto questo, è il suo volto più autentico.

 

Mentre me la prendo con una calamità che ha messo tutti KO, ho quanto meno due buone notizie da darvi, segno della forza di volontà e della solidarietà degli artisti e operatori dello spettacolo.

Notizia numero uno: il 4 marzo, a ROMA, si terrà un incontro al Mibact con tutte le associazioni coinvolte per discutere gli effetti dell’emergenza sanitaria sulle attività dello spettacolo dal vivo, e per dare voce alle nostre richieste sarà presente anche il Patron del Mei, Giordano Sangiorgi.

Notizia numero due: a BOLOGNA, parallelamente, succederà un’altra cosa importante;  per mantenere  vivo “lo spirito” benigno della cultura, MOSTRA NOI (www.mostranoi.it) riaprirà i battenti di PALAZZO BELLONI dalle ore 15 alle 20 (via Dé Gombruti 13/a) “per combattere il pessimismo del coronavirus”, insieme a Il Resto del Carlino, e con il sostegno di BPER BANCA;

l’ingresso sarà GRATUITO per tutto il giorno e in linea con le indicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri che prevedono un contingentamento degli ingressi, per evitare calche e affollamenti. (Per ulteriori informazioni riguardo le modalità di accesso, siete pregati di consultare il sito sopra indicato).

Il cantautore Franz Campi insieme “ai suoi amici” si alterneranno per cantare le canzoni di Lucio, il Lucio che tutti noi amiamo! Ed  ecco, sappiate che tra questi amici ci sarò pure io (credo di far visita alla mostra intorno alle 18), poi, leggo con piacere tra i vari i nomi, Teo Ciavarella, Andrea Dessì, Lovesick Duo, Tizio Bononcini, Valentina Mattarozzi, gli allievi della Music Academy…

Last but not least ringrazio Sergio Tomassone per il suo supporto tecnico, perché la musica, si sa, è lavoro di squadra!

 

Capito, no? Ci vediamo il 4 marzo, a BOLOGNA.

Nel frattempo, laviamoci le mani e mangiamo tutti tanti limoni e tante arance!

Punto a Capo.
Avevo scritto l’articolo ieri sera. Poco fa, accendo il telefono e leggo questo sms:
“Ciao, mi spiace comunicare che l’evento di domani 4 marzo all’interno della www.mostranoi.it E’STATO ANNULLATO. Ci sono state diverse considerazioni sul rischio contagio a cui è aggiunto il mancato permesso della SIAE di emettere permessi per l’esecuzione dal vivo di spettacoli. Il Resto del Carlino mi ha assicurato di voler riprendere l’iniziativa appena possibile. Grazie per la tua disponibilità. Ti informo sugli eventuali sviluppi. Franz Campi”.
Ecco, questo è lo stato di cose.
Uno stato di cose che “si aggiorna” di ora in ora…
Uno stato di cose che nonostante la buona volontà e cooperazione di tutti, lascio a voi commentare.
Intanto, buon pomeriggio, buona serata!
Passo e chiudo.

Vostra,

Roberta Giallo.

Segue, oggi mi pare d’obbligo, il video di “4 marzo 1943”.

 

Leggi qui l’articolo originale sul sito del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti

 

Roberta Giallo

Laureata in Scienze Filosofiche, Roberta Giallo è cantautrice, autrice, performer, pittrice etc. Si definisce un “ufo” o “un’aliena perennemente in viaggio”. Ha già scritto di musica per Vinile e All music Italia. Musica in Giallo è la sua prima rubrica musicale per MeiWeb e per OAPlus.

 

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