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TV, Politica. Tosca: da Sanremo a “DiMartedì” per supportare le Sardine con “Bella Ciao”
La cantante romana ha cantato Bella Ciao nell’ultima puntata del programma ‘DiMartedì’. La performance ha commosso l’ex segretario PD Pierluigi Bersani, presente in studio.
Tosca, dopo la conclusione del Festival di Sanremo 2020, dove si è posizionata sesta e ha ottenuto sia il premio “Giancarlo Bigazzi” (conferitole dall’orchestra del Festival di Sanremo per la miglior composizione musicale) sia il premio “Nilla Pizzi” (assegnatole dalla giuria d’ascolto di OA Plus e MEI) con il brano “Ho amato tutto”, ha concesso una lunga intervista nell’ultima puntata di DiMartedì, il talk show politico che va in onda nella prima serata del martedì de La 7. Al conduttore Giovanni Floris ha dichiarato di “essere di sinistra”, di “odiare chi non si schiera”, e di sentirsi “in sintonia con la rivoluzione gentile delle Sardine”.
Le ricerche su Bella Ciao di Tosca
Tosca ha spiegato di aver portato in onda su La7 l’inno dei partigiani soprattutto perché ogni volta che “c’è un movimento che vuol cambiare e sradicare delle convinzioni o fare una rivoluzione, come le seimila Sardine”, Bella Ciao diventa “una coperta importante, perché essa ha una storia”.
Ma l’artista cinquantacinquenne non si è limitata solo a presentare la sua personale rappresentazione del brano. Tiziana Tosca Donati (è questo il nome intero dell’artista capitolina) ha colto l’occasione per raccontare ai telespettatori le origini della ballata di sinistra per eccellenza. Secondo le ricerche di Tosca, la melodia della canzone delle mondine è stata composta da un ebreo originario di Odessa, che per sfuggire alle persecuzioni era emigrato in America, dove era entrato in contatto con la comunità italo americana. E furono proprio gli italiani emigrati “che ci misero sopra le parole che hanno rappresentato la Resistenza e i partigiani”. “Ma – ha aggiunto la cantante – le radici della canzone sono più profonde, ha dietro di sé la diaspora di chi è dovuto scappare. Quindi ancestralmente questa canzone parla e protegge”. “E infatti – ha precisato – le sardine non a caso hanno scelto Bella Ciao per la loro rivoluzione gentile, perché è qualcosa che protegge”.
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L’endorsement di Tosca alle Sardine
Tosca ha elogiato le migliaia di sardine giovani e non che si sono riversate in tutte le piazze italiane per dire no al clima di violenza creato dalla Lega, perché sono stati gli unici “a smorzare la violenza”. Secondo la cantante, non è un caso che “a smorzare la violenza” sia stato un movimento di sinistra perché “la sinistra costruisce ponti, la destra è immobilista, chiude, è lontana dalla mia sensibilità”. E ha espresso il desiderio di voler vedere “più persone del mondo dello spettacolo schierate”, raccontando di provare rabbia quando ascolta “qualcuno che dice di non essere né di destra né di sinistra” in quanto “è come dare uno schiaffo ai nostri Padri costituenti. È dovere di un cittadino scegliere la propria bandiera e come comportarsi nella società”.
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La punzecchiata di Tosca a Matteo Salvini
La conversazione con Floris si è conclusa con un punzecchiata all’ex viceministro Matteo Salvini: “Noi di sinistra lo ringraziamo perché quest’estate a un certo punto ci fotografava e ci diceva ‘Siamo tutti così’. E invece molta gente non si riconosceva e a un certo punto quattro ragazzi hanno fatto da detonatore e hanno detto ‘noi non siamo così’, chi ci somiglia? Ed è partito tutto: Grazie al Papeete è nata un’altra cosa…”.
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