Seguici su

Musica

SANREMO HISTORY. “Vorrei ricordarti fra cent’anni”: la sfida delle edizioni. Il 1970 supera il primo turno degli ottavi contro il 1964. Oggi 1969 contro 1961

Pubblicato

il

Mina Sanremo 1961

L’edizione di Sanremo 1970 di “Chi non lavora non fa l’amore” ha battuto, ma di una manciata di voti, quella del 1964 di “Non ho l’età” e passa il primo turno degli ottavi di finale. Oggi in sfida 1969 contro 1961

 

E’ il lungo percorso che ci porterà a decretare l’edizione principe delle 69 che si sono svolte finora del Festival di Sanremo. Dal 7 gennaio al 4 febbraio una sfida al giorno con il sistema degli scontri diretti stile tabellone tennistico. Tutti i giorni alle 13 vi renderemo conto dei risultati della sfida del giorno prima e vi presenteremo la sfida del giorno successivo: sedicesimi di finale, ottavi, quarti, semifinali e finale che decreterà quella che, secondo la redazione di OA Plus, è l’edizione più bella del Festival di Sanremo.

A passare il primo turno degli ottavi di finale nell’ambito della sfida lanciata dal nostro contest “Vorrei ricordarti fra cent’anni” è stata l’edizione del 1970, ma per una manciata di voti in più a favore, contro quella del 1964.

Per il 1970 avevamo scelto questi brani: CHI NON LAVORA NON FA L’AMORE Andriano Celentano/Claudia Mori; LA PRIMA COSA BELLA Nicola di Bari/Ricchi e Poveri; L’ARCA DI NOE’ Sergio Endrigo/Iva Zanicchi; ETERNITA’ Ornella Vanoni/Camaleonti; LA SPADA NEL CUORE Little Tony/Patty Pravo

Il 20º Festival della canzone italiana, svoltosi dal 26 al 28 febbraio del 1970, fu condotto da Nuccio Costa, alla sua seconda conduzione consecutiva, affiancato dagli attori Enrico Maria Salerno ed Ira von Fürstenberg.

Vincitrice dell’edizione fu la canzone “Chi non lavora non fa l’amore” interpretata da Adriano Celentano e Claudia Mori. Sul palco Celentano si rese protagonista di un curioso episodio: dimenticò più volte le parole del testo. Sergio Endrigo, forse memore delle critiche di Celentano alla sua vittoria di due anni prima, “ricambiò” la cortesia dichiarando pubblicamente di non avere apprezzato né la canzone né l’interpretazione del “Molleggiato”.

Il maggiore successo di vendite spettò, neanche a dirlo, proprio alla coppia Celentano-Mori ed a Nicola Di Bari ed i Ricchi e Poveri, giunti secondi con un altro brano difficilmente dimenticabile, “La prima cosa bella”, scritta da Di Bari per la nascita della sua primogenita Ketty. A proposito di successi, anche il terzo brano classificato, “L’arca di Noè”, scritto e interpretato da Sergio Endrigo in abbinamento con Iva Zanicchi, ottenne un ottimo riscontro post-Festival. Da ricordare che il 1970 fu anche l’anno di esordio assoluto di Rosalino Cellamare, per tutti poi diventato semplicemente Ron (che vincerà Sanremo nel 1996 con “Vorrei incontrarti tra cent’anni” in coppia con Tosca), 7° assieme alla coetanea sedicenne Nada, alla sua seconda apparizione sanremese.

Per chiudere con i successi di venditi, ottimi furono i riscontri per il brano “Tanto pe’ cantà” portato al Festival dall’attore Nino Manfredi.

Salutiamo allora il 1964, per il quale avevamo scelto queste canzoni: NON HO L’ETA’ di Gigliola Cinquetti/Patricia Carli; IERI HO INCONTRATO MIA MADRE di Gino Paoli/Antonio Prieto; OGNI VOLTA di Roby Ferrante/Paul Anka; UN BACIO PICCOLISSIMO di Robertino/Bobby Rydell; UNA LACRIMA SUL VISO di Bobby Solo/Frankie Laine

 

OGGI IN SFIDA IL 1969 CONTRO IL 1961!

 

Per il 1969 abbiamo scelto questi 5 brani:

ZINGARA  Bobby Solo/Iva Zanicchi

LONTANO DAGLI OCCHI Sergio Endrigo/Mary Hopkin

MA CHE FREDDO FA Nada/The Rokes

UN’AVVENTURA Lucio Battisti/Wilson Pickett

COSA HAI MESSO NEL CAFFE’ Riccardo del Turco/Antoine

 

https://youtu.be/goMctWlznTY

L’edizione del 1969, la 19º del Festival, condotta da Nuccio Costa affiancato da Gabriella Farinon, fu vinta da Bobby Solo e da Iva Zanicchi con la canzone “Zingara”, divenuta poi un’evergreen della musica italiana, specialmente nella versione dell’”Aquila di Ligonchio”, e vide per la prima (e ultima) volta sul palco dell’Ariston come interprete, dopo due partecipazioni consecutive come autore (Non prego per te nel 1967 e La farfalla impazzita nel 1968), Lucio Battisti, con la canzone “Un’avventura”, eseguita in abbinamento con Wilson Pickett. A causa del clima sessantottino che ancora si respirava forte nell’aria in Italia, l’edizione del Festival del 1969 rischiò di essere compromessa da un Controfestival organizzato da Dario Fo e Franca Rame che si tenne nei giardini di Villa Ormond. La contro manifestazione, tuttavia, organizzata anche con il supporto del Partito Comunista Italiano, non ebbe particolare successo a causa della disorganizzazione, ma inizialmente impensierì non poco gli organizzatori del Festival, i quali, per evitare incidenti in diretta ripresi dalle telecamere, ipotizzarono di tenere la gara canora nel pomeriggio e di mandare in serata in tv le immagini registrate.

 

Per il 1961 abbiamo scelto queste 5 canzoni:

AL DI LA’ Luciano Tajoli/Betty Curtis

VENTIQUATTROMILA BACI  Adriano Celentano/Little Tony

LE MILLE BOLLE BLU’ Mina/Jenny Luna

COME SINFONIA Pino Donaggio/Teddy Reno

PATATINA  Wilma De Angelis/Gianni Meccia

 

https://youtu.be/BkHoU77x3vE

 

Un’edizione rivoluzionaria del Festival di Sanremo, quella del 1961, che vede al via artisti magari non ancora affermati ma che da lì a dieci anni avrebbero scritto pagine indelebili della storia della musica italiana come Mina, Adriano Celentano, Gino Paoli, Milva e Little Tony, tanto per fare qualche nome. Vince però la tradizione con “Al di là” cantata dal claudicante Luciano Tajoli, affiancato dalla urlatrice Betty Curtis. Per la prima volta al Festival si sente pronunciare la parola “cantautori”, di cui “Patatina” di Gianni Meccia è una delle prime espressioni.

L’undicesimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 26 gennaio al 6 febbraio 1961 e, per la prima volta, fu condotto da una coppia di donneLilli Lembo e Giuliana Calandra, benché quest’ultima fu sostituita nella serata finale da Alberto Lionello. Solo 25 anni più tardi il Festival vide nuovamente una donna come presentatrice principale, Loretta Goggi nel 1986.

Fu, anche, la prima edizione a non essersi svolta in tre serate consecutive in un fine settimana, ma su quattro serate le ultime due delle quali furono due sabati a seguire: il primo fu la presentazione dei brani finalisti, il secondo la finale vera e propria dopo una settimana di cosiddetto “Votofestival”, legato alle schedine dell’Enalotto.

Mina, data per favorita, non andò oltre il quarto posto. L’emozione le giocò un brutto scherzo: durante la seconda serata, sulla nota finale di un acuto mentre cantava Io amo tu ami, le si spezzò la voce; la cantante scoppiò a piangere e si allontanò dal palcoscenico senza neppure finire la canzone. Delusa e amareggiata, promise che non avrebbe mai più partecipato ad un festival, promessa che avrebbe mantenuto.

Nonostante la canzone vincitrice possa considerarsi appartenente al filone “tradizionalista” e melodico vecchia maniera, la manifestazione fu teatro di alcuni episodi per l’epoca anticonvenzionali se non provocatori: oltre alla défaillance di Mina, Adriano Celentano mostrò la schiena al pubblico, provocazione inaudita per quei tempi; Gino Paoli fu il primo ad esibirsi al Festival senza indossare il tradizionale smoking e con la cravatta slacciata.

Umberto Bindi sfoggiò un vistoso anello al dito mignolo, che attirò l’attenzione della stampa e del pubblico sulla sua sospetta omosessualità e di fatto decretò l’ostracismo del cantante fino al 1996. Tra le altre singolarità, fu il primo festival a essere oggetto di un’interrogazione parlamentare, nella fattispecie riguardo alla sostanziale assenza della Rai, emittente di Stato, dai processi decisionali della manifestazione.

Altro evento singolare ma non infrequente all’epoca, Celentano, all’epoca ventitreenne, si presentò alla manifestazione con una licenza speciale concessa dal comandante della caserma di artiglieria di Torino dove stava svolgendo il servizio di leva; per fargli avere la licenza intervenne addirittura l’onorevole Giulio Andreotti, allora Ministro della Difesa.

 

Chi vincerà questo secondo turno degli ottavi di finale fra il 1969 e il 1961? Come sempre domani, alle 13, vi daremo il risultato! 

 

Seguiteci e non perdete la prossima sfida, che vedrà una contro l’altra le edizioni del 1981 e del 1982.

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra PAGINA OA PLUS

Clicca qui per iscriverti al nostro GRUPPO OA PLUS