Musica
Sanremo History. Vorrei cantarti fra cent’anni: Gianluca Grignani vola alto con “Destinazione Paradiso” e batte Daniele Silvestri accedendo ai 16mi. Ecco le sfide di domani
Scopriamo chi vince la ventesima sfida dei trentaduesimi di finale di “Vorrei cantarti fra cent’anni” tra Daniele Silvestri e Gianluca Grignani
SFIDANTE | DANIELE SILVESTRI
Il nostro contest sanremese continua e siamo già giunti al ventesimo duello. Sfidante di questa nuova sfida, la numero 20, è Daniele Silvestri con la sua “Argentovivo”. Il cantautore romano ha partecipato al Festival della Canzone Italiana proprio nell’ultima edizione svoltasi lo scorso anno. “Avete preso un bambino che non stava mai fermo e l’avete messo da solo davanti a uno schermo”, canta accompagnato dal rapper Rancore (in gara quest’anno da solista) portando sul palco dell’Ariston il tema dell’adolescenza e del disagio adolescenziale. Attraverso un testo schietto e duro, che dà avvio a diverse letture, muove una critica alla società di oggi e l’utilizzo che si fa dei social network.
Con Argentovivo, titolo che rappresenta quel luccichio che tutti abbiamo dentro prima di diventare adulti, Daniele Silvestri (che nella serata dei duetti è stato accompagnato da Manuel Agnelli per quella che è stata una performance intensa e spettacolare), si è classificato al sesto posto, ma ha fatto incetta di premi. Ha vinto, infatti, il Premio della Critica “Mia Martini”, il Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla” e il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo.
Il brano è stato scritto con Tarek Iurcich per il testo, mentre con Fabio Rondanini e Manuel Agnelli per la parte musicale.
SFIDATO | GIANLUCA GRIGNANI
Dopo le ultime sfide, come per esempio quella tra Simone Cristicchi e Max Gazzè, ad affrontare lo sfidante Silvestri è un altro famoso cantautore della musica italiana: Gianluca Grignani. Nel nostro contest gareggia con Destinazione paradiso, brano che rappresenta il debutto sanremese nella categoria “Nuove Proposte” del 1995.
Condotto da Pippo Baudo, al Festival di Sanremo il cantautore milanese dichiara di aver scritto Destinazione paradiso in seguito ad un’importante crisi depressiva che l’ha portato ad ipotizzare anche la possibilità del suicidio. Le sue parole sono forti e colpiscono, in modo non positivo, la platea. Ma Grignani ha un gran pezzo e conquista il pubblico con un indubbio talento da melodista e interprete.
Il brano si classificherà al sesto posto e a vincere, nella sezione “Giovani”, è Le ragazze del gruppo dei Neri per caso. Ma Grignani con Destinazione paradiso otterrà un successo straordinario, e non solo in Italia. Dopo il Festival esce il primo disco dell’artista che porta lo stesso titolo; oltre a conquistare l’Italia, conquista anche l’America Latina, arrivando a vendere 2 milioni di copie nel mondo.
ESITO | VENTESIMA SFIDA
A vincere la sfida a tutto cantautorato moderno è Gianluca Grignani con la fortissima Destinazione paradiso. Grignani, dunque, accede ai sedicesimi. Daniele Silvestri e la sua Argento vivo, invece, escono fuori gara e si fermano ai trentaduesimi.
COMMENTI | GIURIA
Andrea Direnzo: “Destinazione Paradiso” appartiene a quelle canzoni dotate di un’incredibile forza intrinseca. Potrebbe cantarla anche il netturbino che spazza il marciapiede o la cassiera al supermercato, io mi emozionerei nell’ascoltarla… Per il senso, per le parole incastonate perfettamente nella musica. Gioiello degli Anni Novanta venuto fuori dal genio sregolato di Gianluca Grignani, cantautore che resta un’occasione in parte mancata della canzone italiana.
Timothy Cavicchini: “Destinazione paradiso”. Quanto ho sognato con Gianluca, speriamo definisca il suo presente.
Roberta Faccani: Credo che “Destinazione paradiso” sia un pezzo che più lo si ascolta, più lo si ama anche negli anni. Grignani li aveva Massimo Luca che lo aveva fatto diventare un mito al primo colpo… peccato un sodalizio finito troppo presto”.
VOTI | GIURIA
Destinazione paradiso: 21 (Andrea Direnzo, Timothy Cavicchini, Roberta Faccani, Daniela Pedali, Roberta Giallo, Michele Cortese, Patrizia Cirulli, Dajana D’ippolito, Emily De Salve, Giuseppe Salpietro, Mattia Ottavio Sammarco, Antonio Toni, Enrico Spada, Ugo Stomeo, Margherita Ventura, Juary Santini, Francesca Amodio, Federico De Stefano, Roberto Santangelo, Claudio Bolognesi, Simona Bastiani).
Argento vivo: 4 (Michele Monina, Giacomo Fronzi, Fabrizio Testa, Andrea Butera).
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THE WINNER IS…
LE SFIDE DI DOMANI
32MI DI FINALE: LE NOTTI DI MAGGIO di Fiorella Mannoia VS. LA MUSICA E’ FINITA di Ornella Vanoni
LE NOTTI DI MAGGIO di Fiorella Mannoia – Gli anni ’80 rappresentano l’ascesa di Fiorella Mannoia al Festival di Sanremo, che poi non parteciperà più in gara fino alla recentissima edizione del 2017 con cui tornata in gara interpretando “Che sia benedetta”.
Così, dopo aver debuttato nel 1981 nella kermesse nostrana con l’audace “Caffè nero bollente” torna poi nel 1987 con l’iconica “Quello che le donne non dicono” e l’anno seguente con “Le notti di maggio”. Infatti nel 1988 partecipa con il brano scritto da Ivano Fossati, che le fa ottenere il decimo posto.
LA MUSICA E’ FINITA di Ornella Vanoni – Ben 21 anni prima, nel 1967, troviamo in gara Ornella Vanoni con un grande classico della musica italiana, “La musica è finita”. Con la sua voce inconfondibilmente vellutata, La Vanoni canta il brano scritta per il testo da Franco Califano e Nicola Salerno e per la musica da Umberto Bindi.
Il testo parla in maniera malinconica di una donna rivede l’ex compagno, di cui è ancora innamorata, in una festa tra amici. Potrebbe dirle quello che sente e chiarire i suoi sentimenti a lui, ma non ci riesce. Tra i due, infatti, non vi sarà che l’accenno di saluto, un ombra di sorriso e nemmeno una parola fino a quando, appunto, la musica finisce e gli amici se ne vanno, insieme al suo amore.
La musica è finita si classifica al quarto posto, ma diventa un successo e una “canzone senza tempo”, giungendo fino ai nostri giorni. Infatti è stata incisa negli anni da tanti importanti colleghi della Vanoni, come Mina, Renato Zero, Massimo Ranieri e anche in inglese da Robert Plant; prima di diventare la voce dei Led Zeppelin.
32MI DI FINALE: L’ESSENZIALE di Marco Mengoni VS. TUTTO QUELLO CHE UN UOMO di Sergio Cammariere
L’ESSENZIALE di Marco Mengoni – Dopo aver debuttato sul palco dell’Ariston nel 2010 con la coraggiosa “Credimi ancora”, dove si classifica al settimo posto, Marco Mengoni torna al Festival di Sanremo tre anni dopo (nel 2013) e fa centro, conseguendo la vittoria con l’amatissima “L’Essenziale”.
Il brano, con la produzione di Michele Canova, è stato scritto da Roberto Casalino e Francesco De Benedittis, i quali hanno realizzato la parte musicale proprio con il Mengoni. Quell’anno gli artisti presentavano in gara due brani e il pubblico e la giuria potevano scegliere quale far andare avanti nel concorso.
L’Essenziale, confrontato con il secondo inedito presentato dal cantante, “Bellissimo”, passò il turno durante la votazione combinata di giuria e televoto, ottenendo il 55% delle preferenze. L’essenziale ottenne poi anche la vittoria, che Marco dedicò al compianto Luigi Tenco; che nel nostro contest ha battuto Modugno.
TUTTO QUELLO CHE UN UOMO di Sergio Cammariere – Dopo il successo di critica ottenuto l’anno precedente, nel 2003, un ancora sconosciuto (per il grande pubblico) Sergio Cammariere partecipa al Festival di Sanremo con Tutto quello che un uomo, brano principalmente jazz, elegante e delicato, ma che si caratterizza per una bella melodia all’italiana.
La canzone, scritta con Roberto kunstler, unisce spessore e semplicità e grazie alla voce e alle abilità interpretative del cantautore crotonese riesce a raggiungere il podio, classificandosi al terzo posto e ottenendo anche il Premio della critica e quello per il “miglior testo”.
Chi vincerà le prossime sfide di “Vorrei cantarti tra cent’anni”? Continuate a seguire QUI su OA Plus per scoprirlo!!
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