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Sanremo History. “Vorrei cantarti fra cent’anni”: Nada oscura Fausto Cigliano con “E se domani” e accede ai 16mi di finale

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SANREMO HISTORY. Nada, Fausto Cigliano. VORREI CANTARTI FRA CENT'ANNI

Scopriamo chi vince la diciannovesima sfida dei trentaduesimi di finale di “Vorrei cantarti fra cent’anni” tra Nada e Fausto Cigliano

SFIDANTE | NADA

Dopo il duello Dolcenera VS Irene Grandi, si accendono i riflettori sulla diciannovesima sfida di Vorrei cantarti fra cent’anni, il contest di OAPlus che omaggia la grande musica del Festival di Sanremo. La sfida si apre sulle note di “Ma che freddo fa”.

Scritto da Franco Migliacci per il testo e da Claudio Mattone per la musica, il brano fu presentato al Festival di Sanremo 1969 da Nada, che con questo brano debuttò al Festival all’età di 15 anni, in doppia esecuzione con i Rokes e si classificò al 5º posto. La versione di Nada raggiunse la vetta della hit parade italiana e vi rimase per cinque settimane: è considerata la sua signature song.

Il brano è uno dei brani più famosi del repertorio di Nada Malanima ed è stato oggetto di cover da parte di numerosi artisti. Mina pubblicò, sempre nel 1969, un 45 giri con due brani partecipanti al Festival di Sanremo di quell’anno Un’ora fa/Ma che freddo fa. Essi vennero ripubblicati su album solo trent’anni più tardi, nel 1998, inclusi nella raccolta Mina Sanremo.

Nel dicembre del 2000 gli Avion Travel pubblicarono l’album Storie d’amore, all’interno del quale, insieme ad altri otto brani di cui uno inedito, è presente una loro versione del pezzo di Nada. Nel 2008 Giusy Ferreri inserì il brano all’interno dell’EP Non ti scordar mai di me. Nel 2013 il brano viene nuovamente interpretato a Sanremo da Max Gazzè per la serata dedicata alla storia del Festival. Anche Dalida ha interpretato il brano in francese con testo di Serge Lebrail e col titolo Et pourtant j’ai froid.

Nel cinema “Ma che freddo fa” è stato utilizzato come colonna sonora di numerosi film, come La finestra di fronte di Ferzan Özpetek (2003) e Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti (2007). Il brano compare inoltre nell’ultimo spot del Festival di Sanremo 2020 ormai alle porte.

SFIDATO | FAUSTO CIGLIANO

Il collega-rivale di Nada per Sanremo History è Fausto Cigliano. Il cantante e attore napoletano, che nel 2010 ha anche preso parte al film “Passione” di John Turturro, sfodera “E se domani”.

Presentato al Festival di Sanremo 1964, con la seconda versione affidata a Gene Pitney, il brano viene escluso immeritatamente dalla finale nonostante un buon successo di pubblico e di critica. Lo stesso anno Carlo Alberto Rossi, autore e editore della canzone (assieme al celebre paroliere Giorgio Calabrese), dopo grandi sforzi convince Mina a inciderla e aggiungerla al nuovo album Mina, cui mancava solo un brano per essere completato.

Rossi era già noto a Mina e al suo pubblico per il non entusiasmante successo sanremese precedente di “Le Mille Bolle Blu”, che aveva fatto decidere la cantante di non calcare più palcoscenici di competizioni canore. In breve tempo “E se domani” diventa la canzone più significativa dell’LP e le continue richieste obbligheranno la Ri-Fi a inserirlo, come lato B, in ben due singoli successivi, questo del 1964 e Brava del 1965.

Molti anni dopo proprio Rossi dichiarerà che, in seguito al grande successo dell’interpretazione di Mina in questo brano, avrebbe pensato la partecipazione di ogni sua canzone a un nuovo Festival, soprattutto nell’ottica di un eventuale remake della cantante. Da parte sua Mina sceglierà di incidere, rispettivamente tratte dal Festival di Sanremo 1966 e 1968, le canzoni “Se tu non fossi qui” e “Che vale per me” composte da Carlo Alberto Rossi su testi della moglie Marisa Terzi.

Il brano, che passa quasi inosservato al Festival arrivando penultimo, forse per le ardite e troppo cerebrali ipotesi (“mettiamo il caso”, “e sottolineo se”…) del testo che non hanno certo giovato ad una sua immediata comprensione nonostante una costruzione abbastanza lineare e poetica, sorretta da una melodia slow elegante e raffinata, geometrica ma allo stesso tempo poco ripetitiva nell’interpretazione di Mina si prese subito la sua grande rivincita, diventando un classico della musica italiana e una tra le canzoni più eseguite e richieste del repertorio della cantante.

ESITO | DICIANNOVESIMA SFIDA

Entrambi i brani in sfida hanno goduto dell’interpretazione della nostra Mina e del favore congiunto di critica e pubblico. La vittoria però è netta. Sia la Giuria Speciale sia la Giuria di Redazione preferiscono il brano firmato Mattone-Migliacci. La canzone di Fausto Cigliano si ferma dunque ai trentaduesimi di finale, mentre “Ma che freddo fa” di Nada la ritroveremo ai sedicesimi.

COMMENTI | GIURIA

Andrea Direnzo: Devo dire che sono due “signore” canzoni, ognuna nel suo genere: “E se domani” più classica, “Ma che freddo fa” più beat. Scelgo la prima – da me menzionata – per la bellezza della melodia e del testo, oltre che per l’interpretazione data dalla voce profonda e intensa di Fausto Cigliano, tra le più belle che la Canzone Italiana e Napoletana annoveri. Senza dimenticare la ripresa di Mina, in particolare il remake del 1988 (nell’album “Oggi ti amo di più”) con Renato Sellani al pianoforte.

Roberta Faccani: Non ho scelta qui. E se domani (soprattutto nella versione di Mina), ha accompagnato la preparazione di ogni interprete della mia generazione ed è pure un gran pezzo.

Timothy Cavicchini: E se domani. Fantastica ballad, un evergreen della musica.

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VOTI | GIURIA

Ma che freddo fa: 14 (Michele Monina, Giacomo Fronzi, Michele Cortese, Antonio Toni, Eleonora Magnifico, Mattia Ottavio Sammarco, Ugo Stomeo, Roberto Santangelo, Juary Santini, Andrea Butera, Fabrizio Testa, Francesca Amodio, Claudio Bolognesi, Giuseppe Salpietro).

E se domani: 8 (Roberta Faccani, Timothy Cavicchini, Patrizia Cirulli, Emily De Salve, Andrea Direnzo, Margherita Ventura, Enrico Spada, Simona Bastiani).

THE WINNER IS…

Chi vincerà le prossime sfide di “Vorrei cantarti tra cent’anni”? Continuate a seguire QUI su OA Plus per scoprirlo!!

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