Musica
Sanremo History. Vorrei cantarti fra cent’anni: Mia Martini sbaraglia Patty Pravo. La giuria premia “Almeno tu nell’universo” che accede ai 16mi di finale
Scopriamo chi vince la settima sfida dei trentaduesimi di finale di “Vorrei cantarti fra cent’anni” tra Mia Martini e Patty Pravo
Due grandi interpreti della musica italiana. Patty Pravo e Mia Martini a confronto con due canzoni dal grandissimo valore che hanno toccato, in modo diverso, il cuore degli appassionati del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Dopo le ultime sfide, procede “Vorrei cantarti fra cent’anni”, il contest di OA Plus che ripercorre la storia di Sanremo, prima della 70esima edizione, per decretare la “più bella” tra le canzoni festivaliere.
SFIDANTE | MIA MARTINI
Con Almeno tu nell’universo, la grande Mia Martini torna al Festival di Sanremo per la seconda volta, a distanza di sette anni dal debutto all’Ariston con E non finisce mica il cielo. Dopo le malelingue e l’ostracismo da parte di colleghi e addetti ai lavori, Mimì torna finalmente nella kermesse musicale con quella che diventerà uno dei suoi cavalli di battaglia e il suo più grande successo: Almeno tu nell’universo.
Una canzone speciale e “preziosa” che fin dalla sua nascita sembra destinata, in modo fatidico, proprio a lei. Scritta nel 1972 da Bruno Lauzi (testo) e Maurizio Fabrizio (musica), nello stessa settimana di Piccolo Uomo, il brano venne depositato soltanto nel 1979. Rimasta chiusa in un cassetto per altri lunghi dieci anni, il brano vedrà la luce nel 1989. Si tratta di una luce calda e maestosa, quella del Teatro Ariston.
Infatti, dopo il rifiuto di cantarla da una ancora sconosciuta Mietta, la canzone viene assegnata dalla Fonit Cetra (casa discografica italiana attiva tra il 1957 e il 1998) proprio alla Martini; rendendo felice ed esaudendo il desiderio di Lauzi, che tanto aveva atteso, di vederla interpretata dalla carismatica cantante calabrese.
Almeno tu nell’universo, in gara così nella trentanovesima edizione del Festival, riesce a giungere tra i primi dieci classificati, fermandosi però soltanto al nono posto e, dunque, senza vincere. A conseguire la vittoria finale fu invece Ti Lascerò della coppia formata da Anna Oxa e Fausto Leali, ma il brano e la strepitosa interpretazione data da Mia Martini non passarono di certo inosservate e Almeno tu nell’universo si aggiudicò giustamente il Premio dell critica (a lei intitolato dal 1996), diventando poi la celeberrima canzone che oggi tutti ancora amiamo e cantiamo. Fu il pubblico da casa a votare per il nono posto di Mia Martini a Sanremo 1989 con Almeno tu nell’universo, esprimendo le proprie preferenze con delle speciali schedine abbinate al concorso Totip.
Inoltre Nel 2001 il brano gode di nuova linfa vitale grazie alla voce di Elisa che ne fa una versione più intimista e delicata per il film Ricordati di me del regista Gabriele Muccino; e ancora una volta incanta gli italiani anche grazie al ricordo, sempre presente, della nostra Mia.
SFIDATA | PATTY PRAVO
A scontrarsi con l’indimenticabile Mia è un’altra signora della canzone italiana: la “divina” Patty Pravo, che nel 1997 torna al Festival dei fiori per la quinta volta in grande stile con un brano “importante”. Si tratta di E dimmi che non vuoi morire; pezzo che porta la firma nientepopodimeno che di Vasco Rossi per la parte testuale e quella di Gaetano Curreri e Roberto Ferri per quella musicale.
La sofisticata ed elegante E dimmi che non vuoi morire racconta di una coppia matura di amanti che si interroga sugli errori del passato, su di una vita trascorsa tra delusioni, angosce e bugie, cercando di cambiare il corso del loro destino attraverso la serenità delle piccole gioie. Dato per favorito prima dell’inizio della kermesse, il brano con la sublime interpretazione della Pravo si classificò ottavo, ma ottenne due importanti riconoscimenti: il Premio migliore musica e il Premio della critica; intitolato dall’anno precedente proprio a Mia Martini.
E dimmi che non vuoi morire conquista non solo la critica, ma anche il pubblico. Infatti risulta essere uno dei singoli più venduti di quell’anno. Insieme all’album che lo contiene, “Bye Bye Patty”, ottiene un grosso successo negli anni successivi entrando di diritto tra i classici della canzone italiana.
ESITO | SETTIMA SFIDA
Due signore della canzone italiana, due sofisticate e passionali interpreti, due canzoni preziose e molte amate. A vincere la sfida è Mia Martini! E dimmi che non vuoi morire di Patty Pravo viene eliminata, mentre Mia accede ai sedicesimi di finale con Almeno tu nell’universo.
COMMENTI | GIURIA
Emily De Salve: Mia Martini per il semplice fatto che qui dimostra di avere la voce, la potenza, il temperamento che mai nessuna ha e avrà. La Patty bel brano che porto nel cuore con una voce già usurata dal tempo.
Margherita Ventura: Che scelta difficile!! Mia Martini immensa, ma il brano di Patty Pravo, regalatole da Vasco, mi ha stregata da subito e ancora oggi la porto nel cuore… Vince il cuore, vince Patty.
Roberta Faccani: “Almeno tu nell’universo” resta a mio avviso una delle più belle canzoni italiane di sempre, scritta da un autore che amo, Maurizio Fabrizio, oggi dimenticato dai più e costretto a migrare all’estero.
Mattia Ottavio Sammarco: “Almeno tu nell’universo” è un monumento della musica italiana.
Andrea Direnzo: “Almeno tu nell’universo” è bellezza, emozione, passione, poesia, “… un diamante in mezzo al cuore…”. Gioiello assoluto e inestimabile, firmato da Maurizio Fabrizio/Bruno Lauzi e incastonato nell’anima di Mimì.
Timothy Cavicchini: “Almeno tu nell’universo”, Mia Martini è la prova che di una voce ti puoi innamorare.
Eleonora Magnifico: La voce di Patty è magica e non la si dovrebbe discuterla manco quando stecca e qui, Nicoletta cantava e interpretava ancora, come una cantante deve fare, con autenticità e passione, aiutata da un pezzo che poteva essere scritto solo per la Strambelli, che da allora in poi, sembrò quasi più disciplinata! Ma, “Almeno tu nell’universo” è il manifesto di un’artista vera, difficile, tormentata e innamorata dell’ amore che non risponde. In quel pezzo c’è il ritorno di Mimì che si riaffaccia con tutto il suo talento, ma senza boria, ai fasti di Sanremo e del grande pubblico e quella canzone meravigliosa che io amo solo cantata da lei, perché un pezzo così si canta coi graffi sul cuore mica facendo i palloni con le gomme da masticare, purtroppo, sarà anche il suo testamento, pieno di rabbia, di solitudine, ma anche di una vita vissuta per arte e per amore. Grazie Mia!
Ugo Stomeo: Patty Pravo magnetica e centratissima nella canzone del grande rilancio. Però il mio voto va ad “Almeno tu nell’universo” per premiare i due autori Lauzi-Fabrizio, la grande interprete Mimì e anche la correttezza di Mietta che, pur non ancora famosa, non se ne appropriò.
Juary Santini: Che dire, due perle della musica italiana: una più emozionante, l’altra più elegante e sofisticata. Voto Patty perché da piccino rimasi incantato davanti alla tv dalla sua esibizione e con il tempo ho amato in maniera personale “E dimmi che non vuoi morire”, ma per me è praticamente un pari merito… stupende!.
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VOTI | GIURIA
Almeno tu nell’universo: 24 (Michele Monina, Maurizio Meli, Andrea Direnzo, Roberta Faccani, Roberta Giallo, Dajana D’ippolito, Michele Cortese, Elisabetta Guido, Claudia Casciaro, Takemaya, Emily De Salve, Antonio Toni, Giuseppe Salpietro, Timothy Cavicchini, Gianpaolo Chiriacò, Andrea Baldinazzo, Enrico Spada, Ugo Stomeo, Francesca Amodio, Riccardo De Stefano, Andrea Butera, Bruno Venturelli, Roberto Santangelo, Simona Bastiani).
E dimmi che non vuoi morire: 4 (Patrizia Cirulli, Juary Santini, Margherita Ventura, Fabrizio Testa).
THE WINNER IS…
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