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Grande successo ldello spettacolo “La felicità è Senza Veli sulla Lingua”

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Roberto Losapio

Grande successo per l’ottava edizione dello spettacolo mirato a raccogliere fondi “La felicità è Senza Veli sulla Lingua”.

L’associazione da più di dieci anni si batte per contrastare la violenza sulle donne e sulla violenza di genere in tutte le sue forme e manifestazioni. La serata, tenutasi sabato 12 aprile al Teatro comunale di Limbiate (MB) è stata condotta dalle sostenitrici dell’Associazione Senza Veli Sulla Lingua Rajae Bezzaz, inviata del tg satirico Striscia la Notizia e l’attrice comica Valeria Graci, due volti molto amati dal grande pubblico.

Una serata piena di divertimento ma anche di emozione e commozione: l’evento si è aperto con un intenso e toccante minuto di silenzio in memoria di tutte le donne vittime di femminicidio. Il silenzio è stato accompagnato dalle note solenni dell’Orchestra Filarmonica Città di Limbiate, presente anche la madre e la sorella di Liliana Mimou, giovane limbiatese tragicamente scomparsa per mano della violenza.

Sul palcoscenico del teatro si sono alternati diversi artisti noti: Paolo Kessisoglu in duetto con la figlia Lunita, Federico Basso vincitore dell’ultima edizione di LOL, la comica Alice Mangione, Giovanni d’Angella, Gianluca Impastato.

Inoltre sono stati premiati dalla presidente dell’associazione, Ebla Ahmed, e la consigliera nazionale Elisa Buonanno con la targa “Senza Veli sulla Lingua”,

Don Bruno, sacerdote, noto per le sue performance canore, per il suo sostegno dato negli anni all’associazione e Stefania Ascari (Commissione Giustizia) sempre in prima linea in difesa delle vittime di violenza.

“La felicità è Senza Veli sulla Lingua” si conferma così un appuntamento sempre più rilevante nel panorama culturale e sociale, contribuendo attivamente a mantenere viva l’attenzione su una piaga, quella della violenza di genere, che troppo spesso si consuma nel silenzio. Eventi come questo rappresentano una luce necessaria per continuare a combattere e sensibilizzare, affinché nessuna voce resti più inascoltata.

Foto: Roberto Losapio

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