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Sanremo

Sanremo 2025: le pagelle della seconda serata

Seconda serata all’Ariston con le Nuove Proposte e i primi 15 big. Giorgia, Lucio Corsi e Cristicchi si confermano le “stelle”

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Francesca Michielin

Il 75esimo Festival della Canzone Italiana entra nel vivo con la seconda serata, che prevede l’esibizione delle Nuove Proposte e di 15 big, che ripeteranno i loro brani al pubblico.

Ecco le pagelle della seconda serata in ordine di apparizione:

Alex Wyse “Rockstar” voto: 6

Ha lui il compito complesso di inaugurare la seconda serata. Canta bene una canzone pop abbastanza standard, che comunque funziona.

Vale Lp e Lil Jolie “Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore” voto: 6

La canzone lancia un messaggio importante sul consenso. Brano così così, abbastanza ritmato, simpatico ma si poteva fare di più.

Maria Tombao Goodbye (voglio good vibes) voto: 6.5

Come il brano precedente anche questo porta con sé un messaggio. Musicalmente la canzone vira sul jazz e, per questo, rimane comunque più in mente di altri pezzi in gara.

Settembre “Vertebre” voto: 6.5

Vocalmente importante, la canzone è intensa ed emotiva, grazie anche all’orchestra con gli archi. Niente male.

Rocco Hunt “Mille vote ancora” voto: 6.5

Come ieri ma un po’ meglio. Rocco Hunt porta il suono partenopeo in Liguria, risulta sempre piacevole e più allegro di altri colleghi.

Elodie “Dimenticarsi alle 7” voto: 7

Più convincente di ieri, merito forse, anche del vestito, più esteticamente elegante e ricercato. Elodie convince quindi, ma, forse, può osare un po’ di più lasciandosi andare ulteriormente.

Lucio Corsi “Volevo essere un duro” voto: 8.5

Il menestrello di Grosseto cresce a vista d’occhio sul palco sanremese. Sembra molto più esperto di quello che realmente è: rivelazione del festival 2025.

The Kolors “Tu con chi fai l’amore” voto: 6

Il brano si conferma un buon pezzo, sicuramente il tormentone che riecheggerà sulle spiagge italiane nell’estate 2025.

Serena Brancale “Anema e core” voto: 6

Brano un po’ fotocopia di ieri. Non è cresciuto. Rimane comunque un brano molto ballabile e orecchiabile con una comunque discreta energia.

Fedez “Battito” voto: 6

Il momento rap ricorda vagamente il Fedez di una decina di anni fa, ma il brano, nonostante il messaggio sulla salute mentale, continua a non brillare particolarmente.

Francesca Michielin “Fango in paradiso” voto: 6.5

Il brano è cresciuto rispetto a ieri. Al secondo ascolto sembra più convincente. L’interpretazione è ottima, la canzone un po’ meno e, quindi, abbassa un voto che comunque è più che sufficiente.

Simone Cristicchi “Quando sarai piccola” voto: 9

Ogni esibizione commuove sempre di più il pubblico sanremese. La canzone è di una intensità emotiva incredibile, un brano che vedremo sicuramente nella parte alta della classifica, quanto alta lo scopriremo solo sabato.

Marcella Bella “Pelle Diamante” voto: 5.5

Ci prova anche stasera ma niente. Dal brano non arrivano grandi emozioni. La grinta c’è, la voce pure, ma la canzone è un po’ piatta.

Bresh “La tana del granchio” voto: 6.5

Anche lui, come molti, prende confidenza con un palco così prestigioso e si scioglie un pochino. Il brano è molto orecchiabile e piace per gli echi “de andreiani” di alcuni passaggi.

Achille Lauro “Incoscienti giovani” voto:6

Lauro interpreta la canzone meglio di ieri, anche di molto, ma il brano continua a risultare un po’ “sentito”. Confermata la sensazione di ieri che l’artista è molto lontano dai vecchi fasti.

Giorgia “La cura di me” voto: 8.5

Seconda standing ovation dell’Ariston per lei. È una delle voci più belle del festival e si adatta perfettamente alla potenza della canzone. Nulla in più da dire, se non che sarà una canzone da vetta della classifica.

Rkomi “Il ritmo delle cose” voto: 6

Al secondo ascolto la canzone appare più solida, più profonda. Rkomi la interpreta forse con maggiore intensità e il brano acquisisce un qualcosa in più.

Rose Villain “Fuorilegge” voto: 7

La canzone si conferma all’altezza di Sanremo soprattutto per la performance della cantante, che si muove tra sguardi e sorrisi in un bel brano elettro-dance moderno.

Willie Peyote “Grazie, ma sì grazie” voto: 6

Come ieri, rimane un pezzo godibile ma senza arrivare a trasmettere grandi sensazioni. Un brano che difficilmente raggiungerà la parte alta della classifica.

 

 

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